Il Governo non vuole intervenire per limitare gli affitti brevi
Articolo di Franco Mirabelli.
L’introduzione del codice identificativo per gli affitti brevi, annunciata oggi dalla ministra Santanché, è una misura utile per tutelare chi ne usufruisce.
Ma allo stesso tempo conferma la mancanza di volontà del Governo di intervenire per affrontare il problema della vera e propria esplosione degli affitti brevi, soprattutto nelle grandi città, che sta riducendo gli appartamenti destinati alla locazione, con il risultato di ridurre ulteriormente l’offerta abitativa per le famiglie.
Serve consentire ai Comuni di intervenire per limitare, sulla base di criteri chiari, il numero degli affitti brevi.
Questo serve per evitare che interi territori siano accessibili e vissuti solo da turisti.
Di questo si deve occupare il Governo.
L’introduzione del codice identificativo per gli affitti brevi, annunciata oggi dalla ministra Santanché, è una misura utile per tutelare chi ne usufruisce.
Ma allo stesso tempo conferma la mancanza di volontà del Governo di intervenire per affrontare il problema della vera e propria esplosione degli affitti brevi, soprattutto nelle grandi città, che sta riducendo gli appartamenti destinati alla locazione, con il risultato di ridurre ulteriormente l’offerta abitativa per le famiglie.
Serve consentire ai Comuni di intervenire per limitare, sulla base di criteri chiari, il numero degli affitti brevi.
Questo serve per evitare che interi territori siano accessibili e vissuti solo da turisti.
Di questo si deve occupare il Governo.
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