FDI non è una forza antifascista
Articolo di Emanuele Fiano.
In questa intervista che gentilmente ha ospitato il Corriere della Sera e per la quale ringrazio Chiara Baldi, ho risposto alle affermazioni del Presidente della Comunità ebraica di Milano Walker Meghnagi. La comunità ebraica alla quale io appartengo.
Ci sono tre argomenti della sua intervista del giorno prima che io contesto fortemente e che non mi hanno fatto sentire rappresentato da lui, come ho scritto.
Il primo è che rispetto all’episodio dei filmati di Fanpage su alcuni giovani di FdI, non si può dire che con la lettera di Giorgia Meloni al suo partito sia tutto finito. La Meloni non si è mai dichiarata antifascista, ma noi ebrei se siamo oggi liberi in questo paese lo dobbiamo alla guerra condotta dagli alleati e all’antifascismo inscritto nella nostra costituzione. Per questo ogni sconto di parte ebraica su questo non dettaglio non mi rappresenta.
Il secondo è che Meghnagi sostiene di sentirsi protetto per esempio da FdI e Salvini. Sul secondo ho ricordato la candidatura di Vannacci e la volontà di abolizione della Legge Mancino, faccio fatica a sentirlo come un protettore, sulla prima ipotesi mi sono già dilungato prima ma potrei aggiungere anche il busto di Mussolini a casa La Russa.
Infine sull’attacco alla sinistra, io parlo per il PD, un conto è contestare le posizioni del PD sulla guerra a Gaza o sul riconoscimento dello Stato di Palestina, ovviamente si possono avere posizioni diverse e si può litigare con il PD sulle posizioni politiche, ma sospettare il PD di antisemitismo proprio mentre viene fuori l’antisemitismo di gruppi di giovani di Fratelli d’Italia questo no, io non ci sto.
L’antifascismo dovrebbe essere nel DNA degli ebrei per quello che ci portiamo sulle spalle, su questo chiedo di non fare mai sconti.
In questa intervista che gentilmente ha ospitato il Corriere della Sera e per la quale ringrazio Chiara Baldi, ho risposto alle affermazioni del Presidente della Comunità ebraica di Milano Walker Meghnagi. La comunità ebraica alla quale io appartengo.
Ci sono tre argomenti della sua intervista del giorno prima che io contesto fortemente e che non mi hanno fatto sentire rappresentato da lui, come ho scritto.
Il primo è che rispetto all’episodio dei filmati di Fanpage su alcuni giovani di FdI, non si può dire che con la lettera di Giorgia Meloni al suo partito sia tutto finito. La Meloni non si è mai dichiarata antifascista, ma noi ebrei se siamo oggi liberi in questo paese lo dobbiamo alla guerra condotta dagli alleati e all’antifascismo inscritto nella nostra costituzione. Per questo ogni sconto di parte ebraica su questo non dettaglio non mi rappresenta.
Il secondo è che Meghnagi sostiene di sentirsi protetto per esempio da FdI e Salvini. Sul secondo ho ricordato la candidatura di Vannacci e la volontà di abolizione della Legge Mancino, faccio fatica a sentirlo come un protettore, sulla prima ipotesi mi sono già dilungato prima ma potrei aggiungere anche il busto di Mussolini a casa La Russa.
Infine sull’attacco alla sinistra, io parlo per il PD, un conto è contestare le posizioni del PD sulla guerra a Gaza o sul riconoscimento dello Stato di Palestina, ovviamente si possono avere posizioni diverse e si può litigare con il PD sulle posizioni politiche, ma sospettare il PD di antisemitismo proprio mentre viene fuori l’antisemitismo di gruppi di giovani di Fratelli d’Italia questo no, io non ci sto.
L’antifascismo dovrebbe essere nel DNA degli ebrei per quello che ci portiamo sulle spalle, su questo chiedo di non fare mai sconti.
