L'esito delle elezioni europee a Pieve Emanuele
Articolo di Paolo Festa.
A una settimana dal voto, ho cercato di analizzare il risultato delle elezioni Europee del 2024 a Pieve Emanuele, cercando di confrontarle con le due ultime elezioni Regionali 2023 e le Politiche 2022.
Il primo dato, per certi versi atteso, è il calo dell’affluenza nel nostro comune, questo arretra di quasi 10 punti, rispetto alle europee 2019 di cui il voto era il 53,95% contro il 44,29% della settimana scorsa. Le circoscrizioni ad avere perso di più sono quelle del Nord-Ovest (-8,5%) e soprattutto Nord-Est (-10%), meno nel Centro (-6,8%) e nel Meridione (-4,6%). Nelle Isole, in controtendenza, la partecipazione è aumentata (anche se di appena mezzo punto, restando così la più bassa in Italia: 37,7%).
Il nostro dato è uno tra i più bassi della nostra circoscrizione, però c’è da dire che da noi si è votato solo per le Europee.
Difatti, un ruolo decisivo per aiutare ad aumentare il quorum lo ha ricoperto, secondo me, la compresenza in circa 3.700 comuni dove oltre alle europee si sono svolte le elezioni comunali. In questi comuni l’affluenza è stata superiore di 20 punti (62,4% contro 42,3%). Questo effetto registra delle marcate differenze territoriali.
Il risultato che sembra evidente da queste elezioni Europee, che nel nostro comune si è rafforzato il bipolarismo, difatti vanno bene i partiti di destra e di sinistra.
A Pieve Emanuele la coalizione di centro sinistra che governa il comune, ha ottenuto un dato importante, visto che in totale supera di 2 punti il centro destra. Difatti la somma dei partiti di centro sinistra si attesta a circa il 51% mentre quelli di centro destra al 49%, ponendo finalmente fine a uno strapotere che dagli anni ‘90 il centro destra aveva sul nostro territorio, durante le elezioni Regionali, Politiche e Europee con una maggioranza a volte anche schiacciante. In queste elezioni Partito Democratico pievese ottiene un ottimo risultato, dal 17,75 % delle politiche 2022, passando al 18,85% delle regionali del 2023, raggiunge il 22,21% alle Europee di una settimana fa. Le chiavi di lettura del successo sono stati, secondo me, la capacità della segretaria nazionale di aver saputo tenere unito il partito, dando spazio a tutte le sue componenti, trovando candidati territoriali capaci di raccogliere molte preferenze e poi l’azione del Partito sul territorio dove si è riusciti a discutere con i cittadini temi importanti come la sanità e il lavoro e proponendo al territorio candidati credibili e conosciuti come Strada, Bottero e Toia che sono stati i più votati a Pieve Emanuele nella lista del PD. Il M5S invece è andando male in Italia, ma a Pieve Emanuele ha tenuto soprattutto con i dati delle Regionali 2023 e ha confermato il suo radicamento sul nostro territorio con il 12,13% confermandosi il terzo partito del comune. Mentre la grande sorpresa è l’affermazione, al 7,99%, di Alleanza Verdi e Sinistra. Le liste centriste della colazione di centro sinistra Stati Uniti d’Europa e Azione, non superano la soglia del 4%. Un risultato sotto le attese, visto il 3,8% per la formazione della Bonino e di Renzi e il 2,78% di Calenda, su cui pesa innanzitutto l’essersi candidati separatamente, oltre a una perduta centralità politica dopo la fine del governo Draghi.
Mentre il centro destra con il partito della Meloni, anche se non ha esponenti in consiglio comunale a Pieve, esce bene dal voto raggiungendo il 29%, forse come vedremo, anche per demerito delle altre liste di coalizione.
Scompare praticamente la lista no vax con poche decine di voti che raggiunge l’1,16%. Anche la Lega Nord perde consenso e la troviamo al 9,84%, con una diminuzione del 3,32% confronto alle Politiche del 2022 e del 2,7% delle Regionali del 2023. A questo risultato, non ha aiutato neanche i tanti voti di preferenze di Vannacci (151 preferenze), ma questo forse era un risultato scontato visto la vacuità di Salvini. Meno scontato, è stato il risultato di Forza Italia di Pieve Emanuele. Partito in crescita a livello nazionale, mentre a livello locale rimane sotto alla Lega Nord al 8,84% e in perdita sia confronto alle elezioni Politiche, che a quelle Regionali. Questo risultato lo addebiterei soprattutto all’azione del partito locale rissoso e arrogante, in questi anni ha prodotto a livello locale un’azione politica fuori dalla vocazione centrista, dove parte dei cittadini moderati o non sono andati a votare oppure hanno votato chi di natura non è centrista come Fratelli d’Italia.
A una settimana dal voto, ho cercato di analizzare il risultato delle elezioni Europee del 2024 a Pieve Emanuele, cercando di confrontarle con le due ultime elezioni Regionali 2023 e le Politiche 2022.
Il primo dato, per certi versi atteso, è il calo dell’affluenza nel nostro comune, questo arretra di quasi 10 punti, rispetto alle europee 2019 di cui il voto era il 53,95% contro il 44,29% della settimana scorsa. Le circoscrizioni ad avere perso di più sono quelle del Nord-Ovest (-8,5%) e soprattutto Nord-Est (-10%), meno nel Centro (-6,8%) e nel Meridione (-4,6%). Nelle Isole, in controtendenza, la partecipazione è aumentata (anche se di appena mezzo punto, restando così la più bassa in Italia: 37,7%).
Il nostro dato è uno tra i più bassi della nostra circoscrizione, però c’è da dire che da noi si è votato solo per le Europee.
Difatti, un ruolo decisivo per aiutare ad aumentare il quorum lo ha ricoperto, secondo me, la compresenza in circa 3.700 comuni dove oltre alle europee si sono svolte le elezioni comunali. In questi comuni l’affluenza è stata superiore di 20 punti (62,4% contro 42,3%). Questo effetto registra delle marcate differenze territoriali.
Il risultato che sembra evidente da queste elezioni Europee, che nel nostro comune si è rafforzato il bipolarismo, difatti vanno bene i partiti di destra e di sinistra.
A Pieve Emanuele la coalizione di centro sinistra che governa il comune, ha ottenuto un dato importante, visto che in totale supera di 2 punti il centro destra. Difatti la somma dei partiti di centro sinistra si attesta a circa il 51% mentre quelli di centro destra al 49%, ponendo finalmente fine a uno strapotere che dagli anni ‘90 il centro destra aveva sul nostro territorio, durante le elezioni Regionali, Politiche e Europee con una maggioranza a volte anche schiacciante. In queste elezioni Partito Democratico pievese ottiene un ottimo risultato, dal 17,75 % delle politiche 2022, passando al 18,85% delle regionali del 2023, raggiunge il 22,21% alle Europee di una settimana fa. Le chiavi di lettura del successo sono stati, secondo me, la capacità della segretaria nazionale di aver saputo tenere unito il partito, dando spazio a tutte le sue componenti, trovando candidati territoriali capaci di raccogliere molte preferenze e poi l’azione del Partito sul territorio dove si è riusciti a discutere con i cittadini temi importanti come la sanità e il lavoro e proponendo al territorio candidati credibili e conosciuti come Strada, Bottero e Toia che sono stati i più votati a Pieve Emanuele nella lista del PD. Il M5S invece è andando male in Italia, ma a Pieve Emanuele ha tenuto soprattutto con i dati delle Regionali 2023 e ha confermato il suo radicamento sul nostro territorio con il 12,13% confermandosi il terzo partito del comune. Mentre la grande sorpresa è l’affermazione, al 7,99%, di Alleanza Verdi e Sinistra. Le liste centriste della colazione di centro sinistra Stati Uniti d’Europa e Azione, non superano la soglia del 4%. Un risultato sotto le attese, visto il 3,8% per la formazione della Bonino e di Renzi e il 2,78% di Calenda, su cui pesa innanzitutto l’essersi candidati separatamente, oltre a una perduta centralità politica dopo la fine del governo Draghi.
Mentre il centro destra con il partito della Meloni, anche se non ha esponenti in consiglio comunale a Pieve, esce bene dal voto raggiungendo il 29%, forse come vedremo, anche per demerito delle altre liste di coalizione.
Scompare praticamente la lista no vax con poche decine di voti che raggiunge l’1,16%. Anche la Lega Nord perde consenso e la troviamo al 9,84%, con una diminuzione del 3,32% confronto alle Politiche del 2022 e del 2,7% delle Regionali del 2023. A questo risultato, non ha aiutato neanche i tanti voti di preferenze di Vannacci (151 preferenze), ma questo forse era un risultato scontato visto la vacuità di Salvini. Meno scontato, è stato il risultato di Forza Italia di Pieve Emanuele. Partito in crescita a livello nazionale, mentre a livello locale rimane sotto alla Lega Nord al 8,84% e in perdita sia confronto alle elezioni Politiche, che a quelle Regionali. Questo risultato lo addebiterei soprattutto all’azione del partito locale rissoso e arrogante, in questi anni ha prodotto a livello locale un’azione politica fuori dalla vocazione centrista, dove parte dei cittadini moderati o non sono andati a votare oppure hanno votato chi di natura non è centrista come Fratelli d’Italia.