Destra incoerente sulla direttiva per le case green
"Doveva essere, secondo la destra a caccia di voti seminando paura, la fine del mondo, l'ecofollia europea che avrebbe 'azzerato' il patrimonio immobiliare degli italiani. È finita, invece, con un accordo ragionevole, con misure chiare che porteranno a un minor consumo di energia, minor costo delle bollette dei cittadini e valorizzazione delle abitazioni" Lo ha dichiarato Patrizia Toia, eurodeputata Pd e vicepresidente della commissione Industria, Ricerca ed Energia.
"La direttiva sulle case green approvata a Strasburgo è una grande opportunità per gli italiani, e dobbiamo tutti sapere che anche il governo Meloni ha votato a favore a Bruxelles a dicembre scorso, insieme a quei Paesi che prima si dicevano contrari, mentre oggi in aula gli eurodeputati della maggioranza di governo hanno continuato a votare contro e a gridare al lupo al lupo, solo per la ricerca di un tornaconto elettorale. In questi mesi noi abbiamo preferito continuare a lavorare pragmaticamente per trovare risorse e adottare un approccio fattivo e concreto", spiega Toia.
"Secondo il relatore irlandese della direttiva questa sarà una spinta per l'Italia perché attirerà finanziamenti nel settore della ristrutturazione non solo nel breve periodo ma per un'intera generazione. Il testo adottato, inoltre, lascia molta flessibilità e autonomia decisionale agli Stati membri nel definire le strategie di riduzione dei consumi e delle emissioni del settore. Insomma, una misura positiva per il nostro Paese ma che, come il Next Generation Ue e tante altre iniziative europee, per la destra italiana si fa ma non si dice", conclude Toia.
"La direttiva sulle case green approvata a Strasburgo è una grande opportunità per gli italiani, e dobbiamo tutti sapere che anche il governo Meloni ha votato a favore a Bruxelles a dicembre scorso, insieme a quei Paesi che prima si dicevano contrari, mentre oggi in aula gli eurodeputati della maggioranza di governo hanno continuato a votare contro e a gridare al lupo al lupo, solo per la ricerca di un tornaconto elettorale. In questi mesi noi abbiamo preferito continuare a lavorare pragmaticamente per trovare risorse e adottare un approccio fattivo e concreto", spiega Toia.
"Secondo il relatore irlandese della direttiva questa sarà una spinta per l'Italia perché attirerà finanziamenti nel settore della ristrutturazione non solo nel breve periodo ma per un'intera generazione. Il testo adottato, inoltre, lascia molta flessibilità e autonomia decisionale agli Stati membri nel definire le strategie di riduzione dei consumi e delle emissioni del settore. Insomma, una misura positiva per il nostro Paese ma che, come il Next Generation Ue e tante altre iniziative europee, per la destra italiana si fa ma non si dice", conclude Toia.
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