Devono scegliere i cittadini
Intervento di Albino Mainardi al convegno “Il futuro di Milano tra continuità e innovazione. Idee per un nuovo progetto di città” (pdf).
Grazie per questo incontro.
Vorrei dire qualcosa a proposito del senso di comunità. Sono un fondatore del PD e vorrei dire che sono orgoglioso di far parte di questa comunità, così come ho seguito fin dall’inizio l’Associazione Democratici per Milano. Essendo, quindi, in famiglia mi sento di essere sincero.
Ho sentito uno straordinario intervento da parte di Luca Elia: ha detto cose fondamentali, in quanto ha parlato del rapporto tra Milano Città e Milano Metropolitana e del fatto che queste dovrebbero teoricamente andare di pari passo e che devono avere due livelli di competenza e di importanza anche a livello di sindaci.
Oggi, il sindaco di Milano è anche sindaco della Città Metropolitana ma è sbagliato che si faccia una domanda e da solo sia dia anche la risposta: ci deve essere una interlocuzione, che è fondamentale, fra i poteri della città e quelli dell’area metropolitana.
Innanzitutto, bisognerebbe dare potere alla Città Metropolitana.
I Municipi e il sindaco vengono eletti dai cittadini. Perché i consiglieri che sono in Città Metropolitana vengono eletti solo dagli eletti? Questo è sbagliato: devono essere eletti dai cittadini gli organismi della Città Metropolitana. La Legge Delrio, dunque, va cambiata e questo lavoro devono farlo i nostri parlamentari.
Inoltre, chi ha la responsabilità di decidere a livello metropolitano deve essere retribuito, in quanto potrebbe incorrere anche in problemi legali durante il suo mandato e non può non avere un adeguato sostegno.
Un’altra questione che vorrei affrontare riguarda l’organizzazione del PD: i circoli devono essere partecipativi, aperti ma oggi stiamo concludendo il percorso congressuale con l’elezione dei coordinatori di zona e, anche in questo caso, vengono fatti votare solo gli eletti e i componenti dei coordinamenti dei circoli mentre bisogna dare agli iscritti la possibilità di scegliere.
Io sono ancora una vecchia tuta blu, oggi c’è un’altra classe politica però mi mancano i grandi cortei di massa.
Grazie per questo incontro.
Vorrei dire qualcosa a proposito del senso di comunità. Sono un fondatore del PD e vorrei dire che sono orgoglioso di far parte di questa comunità, così come ho seguito fin dall’inizio l’Associazione Democratici per Milano. Essendo, quindi, in famiglia mi sento di essere sincero.
Ho sentito uno straordinario intervento da parte di Luca Elia: ha detto cose fondamentali, in quanto ha parlato del rapporto tra Milano Città e Milano Metropolitana e del fatto che queste dovrebbero teoricamente andare di pari passo e che devono avere due livelli di competenza e di importanza anche a livello di sindaci.
Oggi, il sindaco di Milano è anche sindaco della Città Metropolitana ma è sbagliato che si faccia una domanda e da solo sia dia anche la risposta: ci deve essere una interlocuzione, che è fondamentale, fra i poteri della città e quelli dell’area metropolitana.
Innanzitutto, bisognerebbe dare potere alla Città Metropolitana.
I Municipi e il sindaco vengono eletti dai cittadini. Perché i consiglieri che sono in Città Metropolitana vengono eletti solo dagli eletti? Questo è sbagliato: devono essere eletti dai cittadini gli organismi della Città Metropolitana. La Legge Delrio, dunque, va cambiata e questo lavoro devono farlo i nostri parlamentari.
Inoltre, chi ha la responsabilità di decidere a livello metropolitano deve essere retribuito, in quanto potrebbe incorrere anche in problemi legali durante il suo mandato e non può non avere un adeguato sostegno.
Un’altra questione che vorrei affrontare riguarda l’organizzazione del PD: i circoli devono essere partecipativi, aperti ma oggi stiamo concludendo il percorso congressuale con l’elezione dei coordinatori di zona e, anche in questo caso, vengono fatti votare solo gli eletti e i componenti dei coordinamenti dei circoli mentre bisogna dare agli iscritti la possibilità di scegliere.
Io sono ancora una vecchia tuta blu, oggi c’è un’altra classe politica però mi mancano i grandi cortei di massa.