Non è il momento di federare
Articolo della Stampa.
«Questo non è il momento di federare il centrosinistra. Il Pd pensi alle europee». Il sindaco di Milano Beppe Sala manda un chiaro messaggio alla sua parte politica. Il dibattito sull'unione delle opposizioni era partito prima facendo il nome del segretario Cgil Maurizio Landini. Poi, Romano Prodi aveva suggerito con convinzione quello della leader dem Elly Schlein.
«Parlo spesso con Romano - precisa Sala - e ho un po' l'impressione che sia stata estrapolata una sua battuta». Secondo il sindaco, infatti, «oggi il tema non si propone, non è il momento. Sarebbe solo un danno perché in mezzo c'è il passaggio fondamentale delle europee». Sala ipotizza possibili scenari: «Immaginiamo che il M5s alle europee arrivi vicino al Pd o magari possa immaginare di superarlo successivamente, perché non dovrebbe volere una soluzione tipo centrodestra in cui chi ha più voti esprime il presidente?». Oppure, «se magari arrivano molto lontani dal Pd, sarà il Pd a proporlo», aggiunge. Insomma, secondo l'ex manager di Expo, «a Romano è scappata una cosa e poi l'ha un po' corretta quindi derubrico tutto a una battuta e suggerirei alla mia parte politica di non parlarne adesso mentre è importante che il centrosinistra esca bene alle europee, mi concentrerei su quello».
Dal sindaco milanese, che ha riunito la stampa a Palazzo Marino, nella Sala dell'orologio, per il tradizionale brindisi natalizio, anche un messaggio alla premier Giorgia Meloni: «La sua presenza è importante. Mi ha detto che verrà tra gennaio e febbraio, per cui non voglio tirarla per la giacca. Ma è importante che venga qui perché, per esempio, alla Uil hanno evidenziato che l'Italia è maglia nera nella perdita di potere dei salari reali e se c'è laboratorio da cui partire è Milano». Quello del sindaco è «un atteggiamento sempre collaborativo, evito le polemiche al minimo e spero venga entro fine febbraio».
«Questo non è il momento di federare il centrosinistra. Il Pd pensi alle europee». Il sindaco di Milano Beppe Sala manda un chiaro messaggio alla sua parte politica. Il dibattito sull'unione delle opposizioni era partito prima facendo il nome del segretario Cgil Maurizio Landini. Poi, Romano Prodi aveva suggerito con convinzione quello della leader dem Elly Schlein.
«Parlo spesso con Romano - precisa Sala - e ho un po' l'impressione che sia stata estrapolata una sua battuta». Secondo il sindaco, infatti, «oggi il tema non si propone, non è il momento. Sarebbe solo un danno perché in mezzo c'è il passaggio fondamentale delle europee». Sala ipotizza possibili scenari: «Immaginiamo che il M5s alle europee arrivi vicino al Pd o magari possa immaginare di superarlo successivamente, perché non dovrebbe volere una soluzione tipo centrodestra in cui chi ha più voti esprime il presidente?». Oppure, «se magari arrivano molto lontani dal Pd, sarà il Pd a proporlo», aggiunge. Insomma, secondo l'ex manager di Expo, «a Romano è scappata una cosa e poi l'ha un po' corretta quindi derubrico tutto a una battuta e suggerirei alla mia parte politica di non parlarne adesso mentre è importante che il centrosinistra esca bene alle europee, mi concentrerei su quello».
Dal sindaco milanese, che ha riunito la stampa a Palazzo Marino, nella Sala dell'orologio, per il tradizionale brindisi natalizio, anche un messaggio alla premier Giorgia Meloni: «La sua presenza è importante. Mi ha detto che verrà tra gennaio e febbraio, per cui non voglio tirarla per la giacca. Ma è importante che venga qui perché, per esempio, alla Uil hanno evidenziato che l'Italia è maglia nera nella perdita di potere dei salari reali e se c'è laboratorio da cui partire è Milano». Quello del sindaco è «un atteggiamento sempre collaborativo, evito le polemiche al minimo e spero venga entro fine febbraio».
Per seguire Beppe Sala: sito web - Pagina Facebook