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Il futuro del Cam di via Pusiano a Milano

Written by Ezio Casati, Sara Valmaggi, Carlo Borghetti.

Cam MilanoSegnaliamo il lavoro di Ezio Casati, Daniela Gasparini, Carlo Borghetti e Sara Valmaggi per assicurare un futuro al Centro di assistenza minori di via Pusiano a Milano.
Qui di seguito i loro commenti:

Ezio Casati: Il futuro del Cam di via Pusiano a Milano è parecchio incerto. La struttura, che ospita minori dagli 0 anni insù affidati alle cure dei servizi sociali con decreti del Tribunale dei Minori, è a rischio chiusura.
Nata negli anni '70 e gestita dalla Provincia di Milano è la più importante realtà protetta per tutelare e difendere i minori che nascono o vivono in situazioni di grave disagio. Con l'attuale passaggio dalla Provincia alla Città Metropolitana, non titolata a competenze in materia di servizi alla persona, si rischia che il Cam non possa offrire il suo prezioso lavoro. I consiglieri della Città metropolitana di Milano e del Comune sono consapevoli che si debba intervenire. Come farlo, in maniera rapida, cercheremo di capirlo con un'audizione delle parti in causa - martedì prossimo 3 novembre - in Commissione bicamerale per l'Infanzia e l'adolescenza. L'on.le Gasparini ed io, che come sapete abbiamo operato per anni in Provincia di Milano, teniamo molto che il Cam continui ad offrire il suo prezioso aiuto all'infanzia e alle famiglie. Per questo motivo parteciperemo alla Commissione Infanzia a Roma e cercheremo di proporre un'adeguata soluzione. Vi terremo informati.

Carlo Borghetti e Sara Valmaggi: I consiglieri regionali lombardi hanno chiesto un tavolo di confronto tra le istituzioni coinvolte in modo da non perdere tempo e trovare al più presto una soluzione per i 17 bambini ospitati nel Centro assistenza minori (Cam) di Milano. Votando in Aula una mozione bipartisan, nata dalla fusione di due documenti, uno di maggioranza e uno del Pd, i consiglieri regionali chiedono a Regione Lombardia di farsi carico, insieme a Comune di Milano e Città metropolitana dell'annoso problema della sopravvivenza dell'ex istituto provinciale. Il Cam, struttura che accoglie bambini da 0 a 6 anni in stato di abbandono morale e materiale, garantendo interventi educativi dagli anni Settanta, sino a ieri in seno alla Provincia di Milano, oggi esula dal perimetro di competenze attribuite alla Città metropolitana. E il suo futuro e quello dei piccoli ospiti appare incerto. Più che un istituto, una casa temporanea, come amano definirla gli educatori che ci lavorano e che in settimana hanno ricevuto una delegazione di consiglieri Pd per mostrare il progetto che portano avanti da oltre 30 anni. Un caso, quello del Cam, unico in Italia, come servizio pubblico: con 4 case giardino, un laboratorio per la creatività, un orto e tanti spazi per il gioco e l'incontro, la struttura di transito verso l'affido o l'adozione sembra essere ancora oggi un modello adeguato per far fronte a situazioni gravi e complicate. Avevamo presentato come Pd una mozione sulle prospettive del Cam alla luce dell'istituzione della Città metropolitana. Abbiamo poi deciso, in Aula, di far confluire gli impegni alla Giunta in un unico atto di indirizzo di maggioranza e opposizione che chiede di istituire il prima possibile un tavolo di confronto con tutti i soggetti coinvolti. Da un lato, infatti, occorre assolutamente evitare che i 17 piccoli ospiti dell'istituto perdano figure e luoghi che costituiscono oggi per loro un punto di riferimento, garantendo loro una continuità educativa; dall'altro occorre garantire i livelli occupazionali dei lavoratori e delle lavoratrici del centro.
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