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Il Tar sui sensori per l’angolo cieco sui camion

Written by Arianna Censi.

Articolo di Arianna Censi.

Il TAR ha accolto un ricorso sugli atti del Comune di Milano che obbligano l’installazione di sensori per l’angolo cieco sui camion.
Qualche mese fa noi abbiamo scelto di intraprendere la strada della responsabilità, alla quale la stragrande maggioranza dei professionisti aveva scelto di adeguarsi, ritenendola giusta e utile per proteggere se stessi e gli altri.
La sentenza di oggi ha interrotto questo processo, dicendo che “il Comune non ha la competenza per normare in materia di circolazione stradale per quanto riguarda ordine pubblico e sicurezza, su cui ha competenze esclusivo lo Stato”.
Non c’è quindi una critica di merito, non viene messa in discussione la correttezza, l’importanza e l’utilità della norma, ma la competenza.
Può esserci qualcuno di più competente degli amministratori locali?
Può esserci qualcuno, più di noi, con competenze su questioni che viviamo tutti i giorni, su difficoltà, problematiche e contraddizioni delle nostre città?
Gli amministratori locali hanno il dovere di affrontare ogni singola questione riguardante la protezione, la sicurezza e la salute dei propri cittadini e cittadine, e soprattutto di trovare soluzioni alle loro istanze.
Bisogna avere il coraggio di affrontare la contemporaneità, l’urgenza e l’importanza di prendere decisioni utili, nell’immediato, alla vita dei cittadini e delle cittadine.
La norma introdotta sull’angolo cieco dei camion aveva questi obiettivi ed era effettivamente riuscita ad interrompere la scia di incidenti stradali che avevano coinvolto persone in bicicletta, investite proprio a causa dell’angolo cieco.
In città si sperimentano soluzioni, si costruiscono competenze, si trovano strade che altrove sono inimmaginabili.
A Milano l’abbiamo fatto bene. Questa è una ricchezza che mettiamo a disposizione dell’intero paese e mi auguro che lo Stato, il quale secondo la sentenza del TAR ha competenze esclusive in materia, si assuma le sue responsabilità e la trasformi in legge domani stesso.
Il Ministro Salvini si impegni immediatamente e la Premier Meloni se la prenda questa responsabilità.
Nel frattempo noi faremo ricorso contro la sentenza.

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