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Fitch conferma il rating di Città metropolitana di Milano a “BBB”

Written by Dario Veneroni.

Articolo di Dario Veneroni.

L’Agenzia Fitch Ratings il 20 ottobre ha confermato il giudizio di rating a lungo termine di Città metropolitana di Milano a "BBB", con outlook stabile.
Si attesta, pertanto, la valutazione data nell’ottobre 2022 alla salute finanziaria dell'Ente, superiore rispetto all’anno 2019 quando Città metropolitana aveva ricevuto un giudizio di rating "BBB" con outlook negativo, rivisto ulteriormente al ribasso nel 2020 con un “BBB-“, giudizio mantenuto anche durante la pandemia.
È noto che la tripla B di Città metropolitana di Milano è condizionata dal rating sovrano dell'Italia e dal suo rapporto debito-PIL.
Nell’anno 2022 la Città metropolitana di Milano presentava un debito di 457 Milioni di euro, progressivamente in diminuzione rispetto ai 629 milioni del 2015 e gli 816 milioni del 2011.
Il limite consentito per la spesa per interessi è fissato al 10% delle entrate correnti, per Città metropolitana di Milano è solo al 4,18%.
Fitch sostiene che l’Ente mantiene complessivamente un buon controllo dei costi, con le spese che seguono l'andamento delle entrate. Nel corso 2022, i costi operativi sono cresciuti principalmente a causa dell’aumento dei costi per beni e servizi dovuti all’elevata inflazione e ai costi energetici, parzialmente compensati da ulteriori trasferimenti correlati da parte del governo centrale e dal minor contributo pagato allo Stato, come concorso alla finanza pubblica, che comunque ammontava a 110 milioni per il 2022.
Così commenta Dario Veneroni, consigliere delegato al bilancio: “Fitch conferma la bontà del lavoro che stiamo facendo nonostante le grandi difficoltà legate alla difficile congiuntura economica che sta vivendo il nostro Paese e l’aumento dei costi energetici e delle materie prime; il mantenimento del rating BBB, outlook stabile, non era scontato e ciò ci rende fiduciosi anche per la messa a terra dei tanti progetti legati al PNRR in capo alla Città metropolitana. Ma adesso è necessario un cambio di passo da parte del Governo e del Parlamento, serve una riforma delle autonomie locali che dia risorse certe a questo Ente nato coerentemente con gli obiettivi e le strategie europee, che identificano le città e le aree urbane come i luoghi chiave della crescita intelligente, dell’innovazione e della inclusività”.
Infine, come evidenziato da Fitch, si registra un crescente aumento degli investimenti, considerata la crescente domanda di interventi di manutenzione e ripristino dopo un decennio di riduzione degli investimenti nelle infrastrutture scolastiche e stradali, dovuta alla presenza di maggiori fondi rispetto agli anni precedenti da parte dell’UE e del governo centrale, compreso anche il Piano di ripresa e resilienza.
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