Il governo naviga a vista
“L’analisi della fondazione Gimbe sulla Nadef mostra chiaramente che sulla Sanità il Governo naviga a vista. Non si trovano investimenti per il personale sanitario e non si fa 'alcun cenno alla graduale abolizione del tetto di spesa per il personale sanitario, priorità assoluta per rilanciare le politiche del capitale umano'. Inoltre, sull’analisi si legge che il finanziamento previsto dal Governo 'non basterà a coprire nemmeno l’aumento dei prezzi'". Così la vicepresidente dei senatori del Pd Beatrice Lorenzin.
"La Nadef descrive l’assenza di visione del Governo Meloni. L’esecutivo dimostra di non avere idee per affrontare le sfide che abbiamo di fronte: non si aggredisce in modo risolutivo né il tema dell’indebitamento, né la necessità di politiche di sviluppo per aumentare Pil e produttività, né l’urgenza di finanziare riforme per un welfare sostenibile ed equo che si basi sul capitale umano", aggiunge.
"Senza un intervento strutturale e significativo nella prossima legge di Bilancio - i 4 miliardi richiesti da Regioni e Ministero coprono l’emergenza inflazione e pay back dispositivi medici, non certamente le riforme - il Servizio sanitario nazionale pubblico crolla. E comunque - prosegue Lorenzin - nell’istantanea della Nadef non c’è traccia della volontà di un aumento del fondo per portarlo almeno al 7% del Pil. Il nostro Ssn è come un grande monumento antico che si basa sì su fondamenta solide, ma che presenta delle crepe che ne minano la stabilità, senza un’opera di manutenzione straordinaria e strutturale nel tempo crollerà, lasciando i nostri cittadini senza sanità pubblica. È il momento di prenderne atto e di fare delle scelte e stabilire delle priorità”.
"Presidente Meloni, le sue scelte determineranno la sostenibilità o meno della Sanità italiana. Come noi, avrà letto tutti gli studi sull'andamento della sanità pubblica in Italia, le criticità che devono essere affrontate ora, in primis l’attrattività delle professioni sanitarie. Non c'è più tempo da perdere. Bisogna trovare sia le risorse necessarie alla sopravvivenza del Ssn, che idee per riformarlo, senza trascurare l'attuazione del Pnrr con cui possiamo assicurare al nostro Paese importanti investimenti in ricerca, digitalizzazione e sanità territoriale. È ora di scegliere le priorità". Lo dice Beatrice Lorenzin, vicepresidente del gruppo del Pd al Senato, già ministra della Salute, in risposta alle dichiarazioni della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, secondo cui "è miope la discussione solo sull'aumento delle risorse".
"La Nadef descrive l’assenza di visione del Governo Meloni. L’esecutivo dimostra di non avere idee per affrontare le sfide che abbiamo di fronte: non si aggredisce in modo risolutivo né il tema dell’indebitamento, né la necessità di politiche di sviluppo per aumentare Pil e produttività, né l’urgenza di finanziare riforme per un welfare sostenibile ed equo che si basi sul capitale umano", aggiunge.
"Senza un intervento strutturale e significativo nella prossima legge di Bilancio - i 4 miliardi richiesti da Regioni e Ministero coprono l’emergenza inflazione e pay back dispositivi medici, non certamente le riforme - il Servizio sanitario nazionale pubblico crolla. E comunque - prosegue Lorenzin - nell’istantanea della Nadef non c’è traccia della volontà di un aumento del fondo per portarlo almeno al 7% del Pil. Il nostro Ssn è come un grande monumento antico che si basa sì su fondamenta solide, ma che presenta delle crepe che ne minano la stabilità, senza un’opera di manutenzione straordinaria e strutturale nel tempo crollerà, lasciando i nostri cittadini senza sanità pubblica. È il momento di prenderne atto e di fare delle scelte e stabilire delle priorità”.
"Presidente Meloni, le sue scelte determineranno la sostenibilità o meno della Sanità italiana. Come noi, avrà letto tutti gli studi sull'andamento della sanità pubblica in Italia, le criticità che devono essere affrontate ora, in primis l’attrattività delle professioni sanitarie. Non c'è più tempo da perdere. Bisogna trovare sia le risorse necessarie alla sopravvivenza del Ssn, che idee per riformarlo, senza trascurare l'attuazione del Pnrr con cui possiamo assicurare al nostro Paese importanti investimenti in ricerca, digitalizzazione e sanità territoriale. È ora di scegliere le priorità". Lo dice Beatrice Lorenzin, vicepresidente del gruppo del Pd al Senato, già ministra della Salute, in risposta alle dichiarazioni della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, secondo cui "è miope la discussione solo sull'aumento delle risorse".
