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Occorre investire anche in prevenzione

Written by Matteo Zuppi.

È giusto che s'inaspriscano le pene per i minori che commettono reati? È la domanda che il Giornale pone al presidente della Cei, Matteo Zuppi, dopo l'approvazione del "decreto Caivano".
"Il tema - risponde il cardinale - deve tenere sempre conto del contesto più ampio e della sfida educativa, di quel patto che sta venendo meno tra le diverse agenzie educative. Occorre ripartire da lì. L'inasprimento delle pene può essere un deterrente per affrontare una situazione che ha caratteristiche nuove, ma occorre investire ad esempio sulle carceri minorili, aiutare il reinserimento dei minori che lasciano gli istituti di pena, lavorando sulla giustizia riparativa, garantendo i mezzi e la continuità perché possa svolgere il suo ruolo. Non si può solo intervenire dopo, peraltro! Per affrontare la grande questione educativa, perché non diventi velleitario e quindi illusorio o addirittura nocivo, servono interventi concreti. Facendo tesoro anche dei fallimenti, dei ritardi, delle omissioni che favoriscono la crescita di disagi giovanili".
Per Zuppi, "Dobbiamo evitare reazioni solo emotive. Non bisogna essere buonisti ma nemmeno 'cattivisti'. Occorre affrontare la questione con serietà e fermezza. Confondere l'attività della magistratura minorile e di quanti si occupano di minori con buonismo è sbagliato. Su Caivano, così come su quelle che vengono considerate periferie, tutti sappiamo qual è la situazione: è necessario lavorare quotidianamente, tutti insieme, sull'ordinario. Esperienze come quelle dei doposcuola sono importantissime perché ritessono comunità e relazioni spesso carenti o sostituite solo dalle 'bande'. Tutti dobbiamo fare di più".
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