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Per un mercato digitale più equo

Written by Patrizia Toia.

Articolo di Patrizia Toia.

Nella giornata di oggi, applicando per la prima volta il Digital Market Act (DMA) sul quale in Parlamento abbiamo lavorato duramente negli ultimi anni, la Commissione Europea ha designato i primi sei gatekeepers, o guardiani - ovvero piattaforme online di grandi dimensioni che detengono di fatto dei veri e propri monopoli digitali e che, attraverso il loro strapotere sul mercato, impediscono ai concorrenti di operare liberamente.
Alphabet (Google) e ByteDance (TikTok), fino ad Amazon, Apple, Microsoft e Meta (Facebook ed Instagram): sono loro le prime piattaforme individuate, ma potranno aggiungersene altre se avranno almeno 45 milioni di utenti mensili ed un fatturato di almeno 7,5 miliardi di euro.
A queste piattaforme non sarà più consentito, per esempio, di impedire agli utenti di disinstallare applicazioni o software preinstallati sui loro dispositivi, di tener traccia dei dati degli utenti per motivi pubblicitari senza il loro consenso né impedire alle imprese di concludere contratti con clienti al di fuori della piattaforma. Queste pratiche frenano la possibilità di sviluppo e di innovazione di competitors più piccoli, come le PMI, e di fatto minano la libertà di scelta dei consumatori.
Adesso hanno sei mesi per adeguarsi se non vogliono incorrere in pesanti sanzioni.
Ancora una volta l’UE si propone come apripista globale nella regolamentazione dei mercati digitali e nella lotta alle pratiche scorrette dei colossi digitali a difesa delle nostre imprese e dei cittadini.

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