Le tragedie di questi giorni
Articolo di Arianna Censi.
Le tragedie di questi giorni, ma anche quelle degli scorsi mesi, ci colpiscono molto e profondamente.
Come ha detto il Sindaco Sala la nostra preoccupazione è trovare il modo corretto per mettere in sicurezza i ciclisti, i pedoni, e gli altri utenti della strada.
Non si tratta semplicemente di dichiarare la città a 30 km/h - cosa che peraltro stiamo facendo e che ha un’importanza determinante nel ridisegno della mobilità per garantire maggiore sicurezza - sia perché gli incidenti tragici che hanno coinvolto i ciclisti sono avvenuti in prossimità di incroci con mezzi in partenza dal semaforo, sia perché chi infrange il codice della strada superando la velocità massima consentita purtroppo non si cura del limite a 50 o 30 km/h.
È un tema molto più complesso, principalemente di cultura civica e di rispetto degli altri.
La delibera sull’obbligo di installare i sensori per l’angolo cieco è stata il risultato di un grandissimo e silenzioso lavoro di confronto con i rappresentanti delle categorie, per permetterci di introdurre una regola importantissima per la mobilità milanese, ma che rappresenta un unicum assoluto in Italia, perchè non ancora contemplata dal codice della strada.
Possiamo farlo grazie ad area B e ad un attento confronto con tutti gli attori coinvolti.
Ci sono cose che possiamo fare come Comune e altre per le quali abbiamo necessariamente bisogno della comprensione e del sostegno delle istituzioni superiori, ma anche e soprattutto dei cittadini e delle cittadine, che giustamente chiedono attenzione.
Milano è una città che vuole fare della ciclabilità un suo punto di forza e non possiamo permettere che le persone abbiano timore, o che qualcuno strumentalizzi politicamente questo tema per impedirci di costruire una città migliore.
Ribadiamo il nostro massimo impegno per risolvere questo problema, ma chiediamo anche il sostegno costruttivo di tutte e tutti perchè non avvenga più nessuna tragedia.
Le tragedie di questi giorni, ma anche quelle degli scorsi mesi, ci colpiscono molto e profondamente.
Come ha detto il Sindaco Sala la nostra preoccupazione è trovare il modo corretto per mettere in sicurezza i ciclisti, i pedoni, e gli altri utenti della strada.
Non si tratta semplicemente di dichiarare la città a 30 km/h - cosa che peraltro stiamo facendo e che ha un’importanza determinante nel ridisegno della mobilità per garantire maggiore sicurezza - sia perché gli incidenti tragici che hanno coinvolto i ciclisti sono avvenuti in prossimità di incroci con mezzi in partenza dal semaforo, sia perché chi infrange il codice della strada superando la velocità massima consentita purtroppo non si cura del limite a 50 o 30 km/h.
È un tema molto più complesso, principalemente di cultura civica e di rispetto degli altri.
La delibera sull’obbligo di installare i sensori per l’angolo cieco è stata il risultato di un grandissimo e silenzioso lavoro di confronto con i rappresentanti delle categorie, per permetterci di introdurre una regola importantissima per la mobilità milanese, ma che rappresenta un unicum assoluto in Italia, perchè non ancora contemplata dal codice della strada.
Possiamo farlo grazie ad area B e ad un attento confronto con tutti gli attori coinvolti.
Ci sono cose che possiamo fare come Comune e altre per le quali abbiamo necessariamente bisogno della comprensione e del sostegno delle istituzioni superiori, ma anche e soprattutto dei cittadini e delle cittadine, che giustamente chiedono attenzione.
Milano è una città che vuole fare della ciclabilità un suo punto di forza e non possiamo permettere che le persone abbiano timore, o che qualcuno strumentalizzi politicamente questo tema per impedirci di costruire una città migliore.
Ribadiamo il nostro massimo impegno per risolvere questo problema, ma chiediamo anche il sostegno costruttivo di tutte e tutti perchè non avvenga più nessuna tragedia.
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