Legge di Stabilità 2016
In questi giorni il Consiglio dei ministri ha approvato il disegno di legge sul bilancio annuale e pluriennale dello Stato, la legge di Stabilità 2016. Si tratta di una manovra finanziaria di 26,5 miliardi di euro, che potrà aumentare fino a 29,5 miliardi in base all'accoglimento o meno della richiesta, avanzata alla Ue, di utilizzare uno 0.2% di patto in più per la “clausola migranti”.
In Senato dai prossimi giorni, la legge di stabilità 2016 prosegue e intensifica le linee principali di sviluppo e crescita introdotte lo scorso anno: il piano di taglio delle tasse, la lotta contro le povertà e la riduzione delle spese della "macchina" dello stato, la cosidetta spending review.
Il nostro Governo cerca di "cavalcare" efficacemente l'onda positiva che l'economia italiana sta vivendo. I primi risultati con il segno più si stanno consolidando e crescendo: si stabilizza la deflazione, diminuisce la disoccupazione e cresce la produzione in certi settori. Occorre rilanciare con più determinazione gli investimenti delle imprese e i consumi delle famiglie. Così la legge di Stabilità 2016 intende incentivare il clima di fiducia di imprese e famiglie italiane riducendo le tasse e le spese dello stato.
Ecco nel dettaglio i principali punti della manovra finanziaria, una legge che sarà oggetto di approfondita discussione - e possibili modifiche - nei due rami del Parlamento.
ELIMINAZIONE AUMENTI ACCISE E IVA - Vengono disattivate per il 2016 le clausole di salvaguardia previste dalle precedenti disposizioni per un valore di 16,8 miliardi. Niente aumenti di Iva e Accise.
TASI-IMU - L’imposta sulla prima casa viene abolita per tutti. La Tasi viene abolita anche per l’inquilino che detiene un immobile adibito ad abitazione principale. Tasi e Imu rimarranno in vigore, invece, per case di lusso, ville e castelli. Tasse ridotte per 3,7 miliardi.
IMU AGRICOLA – Vengono esentati dall’Imu tutti i terreni agricoli – montani, semi-montani o pianeggianti - utilizzati da coltivatori diretti, imprenditori agricoli e società. Riduzione fiscale pari a 405 milioni.
COMPENSAZIONI AI COMUNI – I Comuni saranno interamente compensati dallo Stato per la perdita di gettito conseguente alle esenzioni di Imu e Tasi sulle abitazione principali.
PATTO STABILITÀ COMUNI – Le nuove regole consentiranno ai Comuni di impegnare, nel 2016, le risorse bloccate in cassa per circa 1 miliardo. Si allenta quindi il patto di stabilità e vengono pagati gli investimenti bloccati.
IMU IMBULLONATI - Gli imbullonati non saranno più conteggiati per il calcolo delle imposte immobiliari per un alleggerimento fiscale pari a 530 milioni di euro.
IRAP IN AGRICOLTURA E PESCA – Azzerata a partire dal 2016
AMMORTAMENTI - Questa misura per le imprese, nuova e innovativa, incentiverà gli investimenti in beni strumentali nuovi (dal 15 ottobre 2015 fino al 31 dicembre 2016) attraverso il riconoscimento di una maggiorazione della deduzione ai fini Ires e Irpef. La maggiorazione del costo fiscalmente riconosciuto è del 40%. Il valore della deduzione salirà cosi al 140% andando concretamente a diminuire l'impatto delle tasse.
IRES - Si ridurrà del 3,5%, dall’attuale 27,5% al 24%, a partire dal 2017, con uno sgravio di 3,8 miliardi nel primo anno che arriverà a circa 4 miliardi dall’anno successivo. Si potrà anticipare di un anno l’entrata in vigore della riduzione dell’aliquota qualora le istituzioni europee accordino la ‘clausola migranti’.
PROFESSIONISTI E IMPRESE DI PICCOLE DIMENSIONI – La norma viene modificata per ampliare l’accesso al regime fiscale forfettario di vantaggio . La soglia di ricavi per l’accesso a tale regime viene aumentata di 15.000 euro per i professionisti (portando così il limite a 30.000 euro) e di 10.000 euro per le altre categorie di imprese. Viene estesa la possibilità di accesso al regime forfettario ai lavoratori dipendenti e pensionati che hanno anche un’attività in proprio a condizione che il loro reddito da lavoro dipendente o da pensione non superi i 30.000 euro. Per le nuove start up viene previsto un regime di particolare favore con l’aliquota che scende dall’attuale 10% al 5% applicabile per 5 anni (anziché 3 anni). In attesa di una riforma strutturale sulla fiscalità delle società di persone, aumenta la franchigia di deduzione IRAP per questa tipologia di imprese da 10.500 a 13.000 euro.
ASSUNZIONI - Anche per le nuove assunzioni a tempo indeterminato effettuate nel 2016 è prevista una agevolazione attraverso la riduzione dei contributi al 40% per 24 mesi, misura che complessivamente porta a un alleggerimento pari a 834 milioni nel 2016 per salire a 1,5 miliardi nel 2017.
BONUS EDILIZIA – Viene aumentata dal 36% al 50% la detrazione sulle spese sostenute per le ristrutturazioni edilizie, confermando l’attuale livello di agevolazione. La detrazione viene mantenuta anche per l’acquisto dei mobili e di grandi elettrodomestici. Si conferma al 65% il cosiddetto ‘ecobonus’, la detrazione sulle spese per gli interventi di riqualificazione energetica degli immobili.
CONTRATTAZIONE DECENTRATA – Sulla quota di salario di produttività, di partecipazione agli utili dei lavoratori o di welfare aziendale derivante dalla contrattazione aziendale si applica l’aliquota ridotta del 10% con uno sgravio fiscale complessivo di 430 milioni nel 2016 che sale a 589 negli anni successivi. Il bonus avrà un tetto di 2.000 euro (estendibile a 2.500 se vengono contrattati anche istituti di partecipazione) e sarà utilizzabile per tutti i redditi fino a 50.000 euro.
CANONE RAI – Si riduce dagli attuali 113,50 a 100 euro. Si pagherà attraverso la bolletta elettrica della casa di abitazione.
CONTANTE - La soglia per i pagamenti in contanti sale da 1.000 a 3.000 euro.
COOPERAZIONE – Crescono i fondi per la cooperazione internazionale: 120 milioni nel 2016.
SOSTEGNO AI PIU’ DEBOLI – 90 milioni nel 2016 per la Legge sul “Dopo di noi” per sostenere persone con disabilità al venir meno dei familiari. Rifinanziamento del Fondo per la non autosufficienza per un totale di 400 milioni di euro.
SEMPLIFICAZIONI FISCALI - Si anticipa di un anno la semplificazione delle sanzioni amministrative in campo fiscale. Le imprese si vedranno subito rimborsare l’IVA per i crediti non riscossi, senza dover aspettare la fine delle procedure concorsuali. Si permette lo scioglimento delle società di comodo.
CONTRASTO ALLA POVERTÀ – Viene istituito presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali il ‘Fondo per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale’ al quale è assegnata la somma di 600 milioni di euro per il 2016 e di un miliardo a decorrere dal 2017. Il Fondo finanzierà la legge delega sulla povertà che verrà approvata come collegato alla legge di stabilità. Parte la prima misura strutturale contro la povertà, che sarà prioritariamente rivolta alle famiglie povere con minori a carico. Viene poi istituito, in via sperimentale, un altro fondo finalizzato a misure di sostegno contro la povertà educativa, alimentato da versamenti effettuati dalle fondazioni bancarie. Attraverso questa seconda iniziativa si rendono disponibili ulteriori 100 milioni l’anno.
PENSIONATI – Aumenta la “no tax area”, ossia la soglia di reddito entro la quale i pensionati non versano l’Irpef. Per i soggetti sopra i 75 anni si passa dall’attuale soglia di 7.750 euro a 8.000. euro, sostanzialmente lo stesso livello previsto per i lavoratori dipendenti. Per i pensionati di età inferiore ai 75 anni la “no tax area” aumenta da 7.500 euro a 7.750 euro.
SALVAGUARDIA PENSIONI – Viene prevista la settima operazione di “salvaguardia” a favore dei soggetti in difficoltà con il lavoro e che non hanno ancora maturato i requisiti della legge Fornero per accedere al pensionamento. Per finanziare la settima ‘salvaguardia’ si spendono le risorse non utilizzate nelle precedenti salvaguardie chiuse.
OPZIONE DONNA – Il regime sperimentale per le donne che intendono lasciare il lavoro con 35 anni di contributi e 57-58 anni di età (e la pensione calcolata con il metodo contributivo) viene esteso al 2016, anno in cui devono essere maturati i requisiti.
PART TIME – La norma è finalizzata ad accompagnare i lavoratori più anziani al pensionamento in maniera attiva. Si potrà chiedere il part time ma senza avere penalizzazioni sulla pensione perché lo Stato si farà carico dei contributi figurativi. Il datore di lavoro dovrà corrispondere in busta paga al lavoratore la quota dei contributi riferiti alle ore non prestate, che si trasformeranno quindi in salario netto.
CATTEDRE UNIVERSITARIE DEL MERITO – 500 nuovi professori saranno selezionati sulla base del merito tra i migliori cervelli, all’estero o “in trappola” in Italia, in settori strategici per il futuro del Paese. Per tale misura sono previsti 40 milioni per il prossimo anno e 100 milioni dal 2017.
GIOVANI RICERCATORI – All’assunzione di 1.000 nuovi ricercatori vengono destinati 45 milioni nel 2016, che salgono a 60 milioni nel 2017 e a 80 milioni nel 2018.
SPECIALIZZANDI MEDICI – 6.000 borse (ogni anno) per gli specializzandi medici, per assicurare qualità e prospettiva al sistema sanitario nazionale.
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