La Repubblica siamo noi
Articolo di Chiara Braga.
Oggi a Napoli con la Segretaria Elly Schlein per contrastare il pericoloso disegno dell’autonomia differenziata del Governo Meloni, per difendere l'unità nazionale, per chiedere che sia attuato un principio vero di sussidiarietà, che significa solidarietà, inclusione, diversità ma anche unione.
Perché riconoscere le differenze del nostro territorio significa proteggere l'unità del nostro Paese e non metterla in discussione.
Da donna nata e cresciuta, anche dal punto di vista politico e amministrativo, in una regione del Nord, la Lombardia, ho potuto respirare negli anni quell’insofferenza bossiana, quel malcontento proto-leghista”, che ha toccato anche una parte della sinistra, che ci ha condotto al rischio di contrapporre una questione “questione settentrionale” a una “questione meridionale” senza fare i conti con la storia, senza riuscire a capire che non può esserci divisione tra parti del Paese, che non può esserci sviluppo, crescita o benessere per i cittadini che non tenga insieme la pluralità dei nostri territori.
Oggi a Napoli per ricordare a tutti che se il progetto di Calderoli andasse avanti, se le proposte del PD a correzione del disegno di autonomia differenziata non venissero accolte, allora le conseguenze per la vita delle persone, degli italiani sarebbero devastanti: salute, istruzione, diritto a vivere in un ambiente sano e sicuro.
Oggi a Napoli per lanciare insieme un messaggio forte e chiaro al Governo Meloni: il Partito Democratico, con una voce sola, da Sud e Nord, dice no a questo progetto di autonomia differenziata che divide il Paese quando invece servirebbe ricucire e ricomporre i divari e le spaccature che peggiorano la vita delle persone, a partire da quelle più fragili.
Oggi a Napoli per accogliere il grido d’allarme che proviene non solo dagli addetti ai lavori, dai giuristi e dagli esperti ma anche dai Sindaci dell’Anci, dai Presidenti di Regione di diversi orientamenti; per ribadire che il nostro esclusivo interesse è il bene comune perché per usare le parole del Presidente della Cei: “non c’è sostenibilità senza solidarietà che non toglie a qualcuno, ma rende tutti migliori: questo progetto si chiama bene comune e non c’è bene se non c’è comune”.
Oggi a Napoli per non dimenticare come disse lo scorso 31 dicembre il Presidente Mattarella, citando Calamandrei, nel breve quanto significativo accenno al tema dell’autonomia: “La Repubblica siamo noi. Insieme”. Non divisi, non autonomi, ma INSIEME, ovvero uniti: cittadine e cittadini accomunati da una terra, una storia, un destino. Un futuro fatto di scuola e sanità pubbliche, di lavoro giusto e dignitoso, di sviluppo sostenibile, di cura per l’ambiente e il territorio, di pace.
Oggi a Napoli con la Segretaria Elly Schlein per contrastare il pericoloso disegno dell’autonomia differenziata del Governo Meloni, per difendere l'unità nazionale, per chiedere che sia attuato un principio vero di sussidiarietà, che significa solidarietà, inclusione, diversità ma anche unione.
Perché riconoscere le differenze del nostro territorio significa proteggere l'unità del nostro Paese e non metterla in discussione.
Da donna nata e cresciuta, anche dal punto di vista politico e amministrativo, in una regione del Nord, la Lombardia, ho potuto respirare negli anni quell’insofferenza bossiana, quel malcontento proto-leghista”, che ha toccato anche una parte della sinistra, che ci ha condotto al rischio di contrapporre una questione “questione settentrionale” a una “questione meridionale” senza fare i conti con la storia, senza riuscire a capire che non può esserci divisione tra parti del Paese, che non può esserci sviluppo, crescita o benessere per i cittadini che non tenga insieme la pluralità dei nostri territori.
Oggi a Napoli per ricordare a tutti che se il progetto di Calderoli andasse avanti, se le proposte del PD a correzione del disegno di autonomia differenziata non venissero accolte, allora le conseguenze per la vita delle persone, degli italiani sarebbero devastanti: salute, istruzione, diritto a vivere in un ambiente sano e sicuro.
Oggi a Napoli per lanciare insieme un messaggio forte e chiaro al Governo Meloni: il Partito Democratico, con una voce sola, da Sud e Nord, dice no a questo progetto di autonomia differenziata che divide il Paese quando invece servirebbe ricucire e ricomporre i divari e le spaccature che peggiorano la vita delle persone, a partire da quelle più fragili.
Oggi a Napoli per accogliere il grido d’allarme che proviene non solo dagli addetti ai lavori, dai giuristi e dagli esperti ma anche dai Sindaci dell’Anci, dai Presidenti di Regione di diversi orientamenti; per ribadire che il nostro esclusivo interesse è il bene comune perché per usare le parole del Presidente della Cei: “non c’è sostenibilità senza solidarietà che non toglie a qualcuno, ma rende tutti migliori: questo progetto si chiama bene comune e non c’è bene se non c’è comune”.
Oggi a Napoli per non dimenticare come disse lo scorso 31 dicembre il Presidente Mattarella, citando Calamandrei, nel breve quanto significativo accenno al tema dell’autonomia: “La Repubblica siamo noi. Insieme”. Non divisi, non autonomi, ma INSIEME, ovvero uniti: cittadine e cittadini accomunati da una terra, una storia, un destino. Un futuro fatto di scuola e sanità pubbliche, di lavoro giusto e dignitoso, di sviluppo sostenibile, di cura per l’ambiente e il territorio, di pace.
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