L'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile
Articolo di Luca Elia.
L'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile dell'ONU esprime un giudizio chiaro sul fatto che l'attuale modello di sviluppo è insostenibile, non solo sul piano ambientale, ma anche su quello sociale ed economico.
L'Agenda 2030 supera l'idea che la sostenibilità sia solo ambientale, affermando un modello integrato delle diverse dimensioni dello sviluppo.
Non basta l'ambiente, ma serve una completa revisione del sistema capitalistico e di società che deve, necessariamente, essere fondato su un modello di sviluppo sostenibile.
Il Partito Democratico deve mettere al centro della sua azione, sia a livello locale che centrale, lo sviluppo sostenibile.
Nel milanese il livello territoriale minimo dove esprimere queste azioni è certamente quello metropolitano.
Ieri, in un interessante incontro, abbiamo riflettuto e ci siamo confrontanti con Elisa Alfier, Alessandro Capelli, Arianna Maria Censi, Paolo Festa su questi temi e sulle sfide che attendono il PD milanese nell'immediato.
Credo che le riflessioni emerse possano ben contribuire al dibattito politico che ci attende a breve, quando si aprirà la fase congressuale metropolitana e regionale del nostro partito.
Serve costruire una piattaforma programmatica di grande prospettiva per essere in grado di coniugare visione del mondo ed azioni concrete.
Avanti!
L'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile dell'ONU esprime un giudizio chiaro sul fatto che l'attuale modello di sviluppo è insostenibile, non solo sul piano ambientale, ma anche su quello sociale ed economico.
L'Agenda 2030 supera l'idea che la sostenibilità sia solo ambientale, affermando un modello integrato delle diverse dimensioni dello sviluppo.
Non basta l'ambiente, ma serve una completa revisione del sistema capitalistico e di società che deve, necessariamente, essere fondato su un modello di sviluppo sostenibile.
Il Partito Democratico deve mettere al centro della sua azione, sia a livello locale che centrale, lo sviluppo sostenibile.
Nel milanese il livello territoriale minimo dove esprimere queste azioni è certamente quello metropolitano.
Ieri, in un interessante incontro, abbiamo riflettuto e ci siamo confrontanti con Elisa Alfier, Alessandro Capelli, Arianna Maria Censi, Paolo Festa su questi temi e sulle sfide che attendono il PD milanese nell'immediato.
Credo che le riflessioni emerse possano ben contribuire al dibattito politico che ci attende a breve, quando si aprirà la fase congressuale metropolitana e regionale del nostro partito.
Serve costruire una piattaforma programmatica di grande prospettiva per essere in grado di coniugare visione del mondo ed azioni concrete.
Avanti!
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