La salute mentale al centro dell'agenda politica
"È stato un inizio di dialogo e di riflessione, con l'obiettivo di riportare i temi del disagio e della salute mentale al centro dell'agenda politica e culturale del Paese. Siamo impegnati a dare seguito al confronto e a sviluppare una forte iniziativa politica su questi temi sia a livello centrale che nei territori". Lo dichiarano in una nota la responsabile Sanità Marina Sereni e la coordinatrice della segreteria del Partito Democratico Marta Bonafoni a proposito dell'incontro promosso oggi dalla segreteria nazionale del PD sul tema "Benessere della persona e salute mentale: prevenzione, cura, comunità".
Aperto dal saluto della segretaria Elly Schlein, che ha ribadito l'impegno a partecipare alla manifestazione per la difesa della sanità pubblica del 24 giugno, l'incontro è stato introdotto dagli interventi di Fabrizio Starace, direttore del DSM di Modena e rappresentante della società di Epidemiologia Psichiatrica, e della presidente del Consiglio degli studenti dell'Università di Padova Emma Ruzzon, cui sono seguiti oltre trenta interventi di psichiatri, psicologi, assistenti sociali, educatori, rappresentanti di associazioni e del Terzo Settore. I dati e le testimonianze portate da tutti gli interventi hanno mostrato in primo luogo la drammatica carenza di risorse sia finanziarie che umane per i servizi pubblici rivolti alla salute mentale, che si trovano a fronteggiare, ancora di più dopo la pandemia, un aumento enorme della domanda di aiuto e di cura. Il secondo elemento di preoccupazione riguarda le crescenti differenze territoriali tra le Regioni, che testimoniano la necessità di definire strumenti volti a garantire pari condizioni di trattamento dei cittadini di fronte ai disturbi mentali.
"La complessità del quadro emerso - hanno concluso Bonafoni e Sereni - evidenzia la necessità di una battaglia nazionale per avere risorse adeguate, ma anche l'esigenza di puntare a un'organizzazione integrata dei servizi che tenga conto degli aspetti sociali, della dimensione della comunità, e che punti sulla multidisciplinarietà".
Aperto dal saluto della segretaria Elly Schlein, che ha ribadito l'impegno a partecipare alla manifestazione per la difesa della sanità pubblica del 24 giugno, l'incontro è stato introdotto dagli interventi di Fabrizio Starace, direttore del DSM di Modena e rappresentante della società di Epidemiologia Psichiatrica, e della presidente del Consiglio degli studenti dell'Università di Padova Emma Ruzzon, cui sono seguiti oltre trenta interventi di psichiatri, psicologi, assistenti sociali, educatori, rappresentanti di associazioni e del Terzo Settore. I dati e le testimonianze portate da tutti gli interventi hanno mostrato in primo luogo la drammatica carenza di risorse sia finanziarie che umane per i servizi pubblici rivolti alla salute mentale, che si trovano a fronteggiare, ancora di più dopo la pandemia, un aumento enorme della domanda di aiuto e di cura. Il secondo elemento di preoccupazione riguarda le crescenti differenze territoriali tra le Regioni, che testimoniano la necessità di definire strumenti volti a garantire pari condizioni di trattamento dei cittadini di fronte ai disturbi mentali.
"La complessità del quadro emerso - hanno concluso Bonafoni e Sereni - evidenzia la necessità di una battaglia nazionale per avere risorse adeguate, ma anche l'esigenza di puntare a un'organizzazione integrata dei servizi che tenga conto degli aspetti sociali, della dimensione della comunità, e che punti sulla multidisciplinarietà".
Per seguire l'attività di Marina Sereni: sito web