Lecco-Bergamo: Sconcertante ritardo del Governo sulla variante di Vercurago
Articolo di Chiara Braga.
Oggi in Commissione Ambiente alla Camera la risposta all’interrogazione riguardante la variante alla ex strada provinciale 639 nel territorio della provincia di Lecco, ricompresa nei comuni di Lecco, Vercurago e Calolziocorte, infrastruttura ricompresa fra le “opere essenziali” per le prossime Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026”.
Dal Governo purtroppo abbiamo acquisito solo una serie di informazioni, di elementi conoscitivi di approfondimento senza tuttavia ottenere alcuna certezza né sul rispetto delle tempistiche fissate, né sull’iter, né sulle possibili soluzioni del tracciato della variante di Vercurago.
Ed anzi siamo ulteriormente preoccupati per il nuovo ritardo con il quale si è dato corso anche ai necessari approfondimenti per valutare la sostenibilità tecnico-economica dell’opera e per definire le varie alternative progettuali del tracciato.
La variante aveva come termine per la consegna della progettazione esecutiva settembre 2022. Sono passati quasi otto mesi e ancora nulla è definito. Dalla risposta del ministro Salvini si apprende che l’opera, per ragioni di sicurezza che nessuno vuole qui discutere, ha fatto un grande salto indietro. Le difficoltà progettuali implicano, infatti, la ripartenza dell’iter dalla progettazione di fattibilità tecnico-economica, mentre ci attendevamo di essere già alla fase del progetto esecutivo. Non c’è nemmeno certezza sulla data di convocazione della Conferenza dei Servizi Preliminare. E’ chiaro a tutti, quindi, che i tempi saranno molto più lunghi e la realizzazione molto più complicata: non solo non è stato rispettato la prima scadenza per la restituzione della progettazione esecutiva, fissato a settembre 2022, ma non verrà nemmeno rispettato il nuovo termine stabilito per giugno 2023. Il passaggio ad Anas non ha garantito tempi più celeri, perché con tutta probabilità a giugno non avremo nemmeno lo studio di fattibilità tecnico-economica, quindi i ritardi si andranno ad accumulare ulteriormente.
E’ sconcertante che un’opera così fondamentale per il territorio lecchese sia perché chiamata a dare una soluzione ai problemi di viabilità e di collegamento efficace tra le province di Lecco e Bergamo, sia perché considerata prioritaria per l’appuntamento di Milano-Cortina 2026, stia registrando ancora una volta un ritardo inaccettabile.
Nel corso del question time in Commissione Ambiente si è chiesto alla sottosegretaria al Mef, Sandra Savino, di farsi parte attiva con il Ministero competente affinché una diversa, più puntale e urgente attenzione venga posta alla variante di Vercurago al fine di poter dare finalmente una risposta concreta alle richieste attese da più di vent’anni dai cittadini, dalle imprese e dalle amministrazioni del territorio lecchese.
Oggi in Commissione Ambiente alla Camera la risposta all’interrogazione riguardante la variante alla ex strada provinciale 639 nel territorio della provincia di Lecco, ricompresa nei comuni di Lecco, Vercurago e Calolziocorte, infrastruttura ricompresa fra le “opere essenziali” per le prossime Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026”.
Dal Governo purtroppo abbiamo acquisito solo una serie di informazioni, di elementi conoscitivi di approfondimento senza tuttavia ottenere alcuna certezza né sul rispetto delle tempistiche fissate, né sull’iter, né sulle possibili soluzioni del tracciato della variante di Vercurago.
Ed anzi siamo ulteriormente preoccupati per il nuovo ritardo con il quale si è dato corso anche ai necessari approfondimenti per valutare la sostenibilità tecnico-economica dell’opera e per definire le varie alternative progettuali del tracciato.
La variante aveva come termine per la consegna della progettazione esecutiva settembre 2022. Sono passati quasi otto mesi e ancora nulla è definito. Dalla risposta del ministro Salvini si apprende che l’opera, per ragioni di sicurezza che nessuno vuole qui discutere, ha fatto un grande salto indietro. Le difficoltà progettuali implicano, infatti, la ripartenza dell’iter dalla progettazione di fattibilità tecnico-economica, mentre ci attendevamo di essere già alla fase del progetto esecutivo. Non c’è nemmeno certezza sulla data di convocazione della Conferenza dei Servizi Preliminare. E’ chiaro a tutti, quindi, che i tempi saranno molto più lunghi e la realizzazione molto più complicata: non solo non è stato rispettato la prima scadenza per la restituzione della progettazione esecutiva, fissato a settembre 2022, ma non verrà nemmeno rispettato il nuovo termine stabilito per giugno 2023. Il passaggio ad Anas non ha garantito tempi più celeri, perché con tutta probabilità a giugno non avremo nemmeno lo studio di fattibilità tecnico-economica, quindi i ritardi si andranno ad accumulare ulteriormente.
E’ sconcertante che un’opera così fondamentale per il territorio lecchese sia perché chiamata a dare una soluzione ai problemi di viabilità e di collegamento efficace tra le province di Lecco e Bergamo, sia perché considerata prioritaria per l’appuntamento di Milano-Cortina 2026, stia registrando ancora una volta un ritardo inaccettabile.
Nel corso del question time in Commissione Ambiente si è chiesto alla sottosegretaria al Mef, Sandra Savino, di farsi parte attiva con il Ministero competente affinché una diversa, più puntale e urgente attenzione venga posta alla variante di Vercurago al fine di poter dare finalmente una risposta concreta alle richieste attese da più di vent’anni dai cittadini, dalle imprese e dalle amministrazioni del territorio lecchese.
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