Difendiamo il diritto alla casa
Articolo di Stefano Chiappelli
Messa in sicurezza, manutenzione e rigenerazione del patrimonio delle case popolari e dei privati, sono misure importanti per la salvaguardia del nostro territorio, del nostro ambiente, del nostro habitat. Ma per far questo, in un momento dove la ripresa economica sembra non decollare, c’è bisogno di sovvenzioni, di aiuti da parte dello Stato, ci sono famiglie costrette a rimandare anche i lavori più urgenti per gravi problemi economici, famiglie che sono state escluse con lo stop alla cessione del credito (Superbonus 110%) voluto da questo Governo con la conseguenza che sempre più imprese si trovano costrette a licenziare per mancanza di lavoro, si parla di oltre 100mila operai che resteranno disoccupati in pochi mesi.
Il SUNIA ha sempre sostenuto che il Superbonus dovesse essere uno strumento di politica strutturale, permanente a favore delle case popolari per recuperare il fabbisogno manutentivo e riqualificare i quartieri popolari. Non possiamo parlare di “case green” se ad oggi non si affrontano in primis le difficoltà economiche delle famiglie: non si può chiedere ad un pensionato di affrontare una spesa di migliaia di euro per adeguare il suo alloggio alle nuove normative richieste dall’Europa, né tantomeno si può esigere da famiglie monoreddito, da giovani coppie e da tutti quei soggetti economicamente deboli che con enormi sacrifici hanno acquistato o stanno ancora pagando il proprio alloggio, un sacrificio così importante e sicuramente per qualcuno anche non fattibile.
Difendiamo il diritto alla casa e per la tutela delle famiglie, del territorio, dell’ambiente e di chi oggi lavora nei cantieri e vede a rischio il proprio posto di lavoro per mancanza di una adeguata politica di salvaguardia nel settore dell’edilizia.
Messa in sicurezza, manutenzione e rigenerazione del patrimonio delle case popolari e dei privati, sono misure importanti per la salvaguardia del nostro territorio, del nostro ambiente, del nostro habitat. Ma per far questo, in un momento dove la ripresa economica sembra non decollare, c’è bisogno di sovvenzioni, di aiuti da parte dello Stato, ci sono famiglie costrette a rimandare anche i lavori più urgenti per gravi problemi economici, famiglie che sono state escluse con lo stop alla cessione del credito (Superbonus 110%) voluto da questo Governo con la conseguenza che sempre più imprese si trovano costrette a licenziare per mancanza di lavoro, si parla di oltre 100mila operai che resteranno disoccupati in pochi mesi.
Il SUNIA ha sempre sostenuto che il Superbonus dovesse essere uno strumento di politica strutturale, permanente a favore delle case popolari per recuperare il fabbisogno manutentivo e riqualificare i quartieri popolari. Non possiamo parlare di “case green” se ad oggi non si affrontano in primis le difficoltà economiche delle famiglie: non si può chiedere ad un pensionato di affrontare una spesa di migliaia di euro per adeguare il suo alloggio alle nuove normative richieste dall’Europa, né tantomeno si può esigere da famiglie monoreddito, da giovani coppie e da tutti quei soggetti economicamente deboli che con enormi sacrifici hanno acquistato o stanno ancora pagando il proprio alloggio, un sacrificio così importante e sicuramente per qualcuno anche non fattibile.
Difendiamo il diritto alla casa e per la tutela delle famiglie, del territorio, dell’ambiente e di chi oggi lavora nei cantieri e vede a rischio il proprio posto di lavoro per mancanza di una adeguata politica di salvaguardia nel settore dell’edilizia.