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In tanti vogliono partecipare alla rigenerazione del PD

Written by Marina Sereni.

"Aria di primavera". Così Marina Sereni sintetizza a Radio Immagina, la web radio dem, l'esito dell'Assemblea nazionale Pd che ha incoronato Elly Schlein segretaria del partito. "Cacicchi e capibastone? Penso che si riferisse ad alcuni comportamenti irregolari nella fase congressuale, in particolare a un fenomeno, non nuovo purtroppo, che come membro della commissione, ho conosciuto bene, quello di qualche rigonfiamento in alcune aree, non solo ma prevalentemente al sud, delle tessere. Questo è un veleno nella vita interna di un partito. In ogni caso, mi pare chiaro, come dimostrano le prime mosse della segretaria, che non ci sono capicorrente che danno gli ordini".
Nel frattempo "il tesseramento spontaneo, non gonfiato, vola, un segnale che si era già capito dalle lunghe file alle primarie, dalle tante persone che non erano iscritte o che lo erano state ma in passato, che hanno deciso di partecipare. È evidente che sono moltissimi, tra cui tanti volti nuovi, quelli che vogliono dare una mano per la rigenerazione del Pd", ha concluso Sereni.

“Un’impressione pessima, sia per l’assenza di umanità che per l’incapacità di cogliere la sostanza della questione”. Così Marina Sereni a Radio Immagina, la web radio dem, in riferimento alla tragedia di Cutro e all’operato del governo, che “ha fatto propaganda invece di proposte concrete e reali per risolvere il problema, a partire dall’imperativo di salvare vite in mare”. Citando quanto dichiarato da Elly Schlein domenica all’Assemblea nazionale Pd, Sereni ha detto che “se si vuole davvero affrontare la questione, bisogna cambiare le regole europee. Per far questo però servono le alleanze giuste, mentre la Meloni ha le alleanze sbagliate. Abbia la forza di dire ai suoi amici sovranisti che stare in Europa vuol dire anche condividere le responsabilità, le migrazioni delle persone che fuggono per ragioni umanitarie è una di queste. La premier ha nella sua famiglia politica i primi ostacoli a cambiare regole assurde come quella del Paese di primo approdo”.
Sulla questione dei migranti e la Libia, Sereni ha poi ricordato che “da viceministra degli Esteri ho fatto un tentativo di proporre una modifica del memorandum firmato nel 2017 con Tripoli. Abbiamo ricevuto una controproposta inaccettabile e poi non se n’è fatto più niente. Le autorità libiche sono troppo fragili e non possiamo affidare a loro il governo di un fenomeno così complesso come questo. Inoltre il rapporto con loro va intrattenuto dall’Europa e non dai singoli Paesi. Come europei dobbiamo chiedere alla Libia di trattare umanamente i migranti”. Il fenomeno migratorio, ha aggiunto l’esponente dem, “è molto complesso e attraversa gran parte dell’Africa. Abbiamo sentito dalla presidente del Consiglio molte parole vuote, con questo piano Mattei che non si capisce cosa sia. Intanto nella prima finanziaria di questo governo hanno ridotto i fondi per la cooperazione”.

Intervista di Radio Immagina.

Per seguire l'attività di Marina Sereni: sito web

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