Aria di primavera
Articolo di Marina Sereni.
“Molti mettevano in discussione la sopravvivenza stessa del PD. Ma hanno perso a scommettere contro il Partito Democratico. Siamo ancora qui, più forti, più uniti".
Una giornata bellissima, un grande entusiasmo, un clima di unità e voglia di andare avanti come da tanto tanto tempo non si respirava nel Pd. La relazione di apertura della Segretaria è stata perfetta, ha toccato tutti i temi e ha mandato i messaggi giusti, dentro e fuori il Pd.
Le primarie sono alle nostre spalle, ma non dobbiamo dimenticarci mai di quel milione di elettrici ed elettori che ci hanno dato fiducia e che hanno indicato con chiarezza la rotta di un cambiamento profondo. Non solo radicale ma profondo, capace di rigenerare il nostro partito e di attrarre le tante energie disperse della sinistra e di interessare le generazioni più giovani.
Il colpo d’occhio della sala in cui abbiamo svolto l’Assemblea era già indicativo di una svolta che è iniziata: volti giovani, tante donne, dirigenti di lungo corso mescolati a ragazze e ragazzi alla loro prima esperienza politica nazionale.
Con l’elezione di Bonaccini a Presidente dell’Assemblea si è scelta la strada dell’unità, non per cancellare le differenze e il pluralismo interno, ma per provare - questa volta con più chances di successo che nel passato a mio avviso - a far vivere queste differenze senza che si trasformino in divisioni o, pure peggio, in paralisi e genericità delle posizioni politiche.
Il Pd oggi ha una leader giovane e determinata che ieri ha dimostrato la capacità e la volontà di guidare un Partito progressista largo e aperto, una sinistra ecologista, femminista e di governo che sfida la destra di Meloni e Salvini sui contenuti e sulle scelte concrete. Dal lavoro al fisco, dalla sanità alla scuola, dalla lotta al dissesto idrogeologico alla conversione ecologica, dalla gestione delle migrazioni alla difesa dei diritti civili di tutte e di tutti, dalla difesa dell’unità nazionale e della Costituzione alle riforme della politica: su tutti questi fronti la destra troverà un Pd pronto a combattere e a costruire una nuova stagione di collaborazione tra tutte le opposizioni. Brava Elly, Bravo Stefano, ora avanti uniti per tornare a vincere!
“Molti mettevano in discussione la sopravvivenza stessa del PD. Ma hanno perso a scommettere contro il Partito Democratico. Siamo ancora qui, più forti, più uniti".
Una giornata bellissima, un grande entusiasmo, un clima di unità e voglia di andare avanti come da tanto tanto tempo non si respirava nel Pd. La relazione di apertura della Segretaria è stata perfetta, ha toccato tutti i temi e ha mandato i messaggi giusti, dentro e fuori il Pd.
Le primarie sono alle nostre spalle, ma non dobbiamo dimenticarci mai di quel milione di elettrici ed elettori che ci hanno dato fiducia e che hanno indicato con chiarezza la rotta di un cambiamento profondo. Non solo radicale ma profondo, capace di rigenerare il nostro partito e di attrarre le tante energie disperse della sinistra e di interessare le generazioni più giovani.
Il colpo d’occhio della sala in cui abbiamo svolto l’Assemblea era già indicativo di una svolta che è iniziata: volti giovani, tante donne, dirigenti di lungo corso mescolati a ragazze e ragazzi alla loro prima esperienza politica nazionale.
Con l’elezione di Bonaccini a Presidente dell’Assemblea si è scelta la strada dell’unità, non per cancellare le differenze e il pluralismo interno, ma per provare - questa volta con più chances di successo che nel passato a mio avviso - a far vivere queste differenze senza che si trasformino in divisioni o, pure peggio, in paralisi e genericità delle posizioni politiche.
Il Pd oggi ha una leader giovane e determinata che ieri ha dimostrato la capacità e la volontà di guidare un Partito progressista largo e aperto, una sinistra ecologista, femminista e di governo che sfida la destra di Meloni e Salvini sui contenuti e sulle scelte concrete. Dal lavoro al fisco, dalla sanità alla scuola, dalla lotta al dissesto idrogeologico alla conversione ecologica, dalla gestione delle migrazioni alla difesa dei diritti civili di tutte e di tutti, dalla difesa dell’unità nazionale e della Costituzione alle riforme della politica: su tutti questi fronti la destra troverà un Pd pronto a combattere e a costruire una nuova stagione di collaborazione tra tutte le opposizioni. Brava Elly, Bravo Stefano, ora avanti uniti per tornare a vincere!
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