Print

Sconfitta netta ma il Terzo Polo rifletta

Written by Pierfrancesco Majorino.

Articolo della Stampa.

«Il risultato è netto: siamo di fronte a un’altra vittoria della destra». Il candidato del centrosinistra e del M5s Pierfrancesco Majorino commenta così a caldo la sconfitta registrata alle elezioni regionali lombarde, dove a spuntarla è stata per l’ennesima volta la coalizione di centrodestra, che riconferma così il governatore uscente, Attilio Fontana.
L’ex assessore del Comune di Milano ha anche annunciato ufficialmente le sue dimissioni da europarlamentare per entrare a Palazzo Pirelli: «farò il consigliere regionale con grande determinazione, per portare all’opposizione il mio contributo». Secondo Majorino ha pesato sul risultato anche il fatto di non avere una leadership nazionale e rimane il rammarico di aver «presentato un candidato due mesi prima del voto: tutto è stato più difficile».
Majorino si dice poi preoccupato del dato sull’astensionismo (in Lombardia l’affluenza si è fermata al 41,6%) qualcosa che tutto il mondo politico non deve “rimuovere o trascurare” anche se non vuole suoni come un alibi.
Il candidato alla presidenza del centrosinistra e del M5s non risparmia un commento alla sfidante Letizia Moratti: «Mi pare che gli elettori abbiano dato un giudizio spietato alla proposta di Letizia Moratti che mi risulta in questo momento non riuscire nemmeno a entrare in Consiglio regionale. Quindi credo che gli elettori abbiano spiegato come quella dell'accordo con lei fosse davvero l'ultima ipotesi possibile» e precisa: «Mi auguro che il Terzo Polo rifletta sulla scelta che ha portato a sostenere Moratti».
Sull’alleanza invece con il M5s, Majorino ribadisce di non voler scaricare la responsabilità del risultato sui pentastellati: «Ci abbiamo provato, c’è stato molto rispetto da parte loro, abbiamo aperto una fase di dialogo che mi auguro vada avanti». Ha sentito anche il Presidente Giuseppe Conte, con il quale «si è scambiato qualche messaggio».
Le prime proiezioni parlano di un Pd che comunque è il secondo partito in Lombardia, e a sottolinearlo al comitato milanese, allestito all’Ostello Bello, è stata la senatrice del Pd Simona Malpezzi: «Chiaramente dire che siamo contenti sarebbe sbagliato ma dobbiamo segnalare il risultato del Pd che tiene e cresce». Secondo Malpezzi il partito «si è messo in discussione e penso che sia un buon momento per ripartire. Ritengo che il Pd a vocazione maggioritaria sia il Pd che serve a questo Paese. Poi le alleanze arrivano da sole se hai una proposta che è capace di includere».
La senatrice si rivolge poi al Terzo Polo «hanno deciso di non fare nessun tipo di percorso per sconfiggere questa destra, che era il nostro obiettivo» e aggiunge «aspettiamo i loro commenti, dovevano addirittura vincere o arrivare secondi con forza perché erano la forza più competitiva…».
Pietro Bussolati, secondo candidato nella lista Pd a Milano, definisce il risultato delle urne lombarde anche come «una bocciatura delle opposizioni», e aggiunge «si sarebbe dovuta fare un’alleanza congiunta per essere credibili. Di questo hanno delle responsabilità enormi Moratti e Terzo Polo, che hanno scelto unilateralmente di non promuovere primarie aperte e andare in un’alleanza congiunta. Il tempo ci sarebbe stato».
Pin It