Print

A Mind il Percorso del verde è diventato realtà

Written by Il Giorno.

Articolo pubblicato da Il Giorno.

Dal recupero e dalla demolizione degli edifici esistenti alla mobilità “car light”. Dal verde alla parte di sviluppo privato (uffici, residenze e spazi commerciali). Esempio virtuoso di rigenerazione urbana a livello europeo. Laboratorio dove si sperimenta la città del futuro. O forse dove già esiste. È tutto questo Mind - Milano Innovation District, un milione di metri quadrati tra Milano e Rho, dove Lendlease, gruppo internazionale di real estate, nell’ambito della partnership immobiliare pubblico-privata con Arexpo, sta dando una “second life” ai terreni che ospitarono Expo 2015.
Basta camminare lungo il Decumano, il viale di un chilometro e mezzo che da asse stradale diventerà il parco lineare più lungo d’Italia, per toccare con mano il futuro. Da qui si vedono gli scheletri di edifici che stanno sorgendo, cantieri, operai e gru al lavoro. Ma anche spazi di contaminazione dove si progetta il futuro. Qui si sperimentano nuovi modi di lavorare e fare ricerca, studiare e stare insieme, abitare e muoversi. "Mind avrà 340.000 metri quadrati di verde che si integreranno con il tessuto urbano - dichiara Filippo Tori, project manager Mind Village - ci saranno due grandi parchi e il corridoio verde centrale, il Decumano Linear Park, il distretto sarà caratterizzato da un sistema di canali e specchi d’acqua che circonda e collega l’intero sito. Il distretto è fondato sul concetto di Common Ground, ovvero un unico ambiente aperto continuo su tutto il piano terra, per incentivare lo scambio interpersonale e creare condizioni di vivibilità ideali".
In Mind ci si muove (e muoverà) solo a piedi, in bici o con mezzi elettrici e sostenibili. Anche la logistica delle merci sarà sostenibile e innovativa, all’inizio del 2023 si sperimenterà un progetto pilota con droni terrestri in grado di garantire la mobilità delle merci e le necessarie operazioni di logistica senza l’ausilio dell’autista. Nell’ecosistema di Mind tre delle quattro realtà di interesse pubblico sono già realtà: lo Human Technopole sulle Scienze della Vita, l’ospedale dell’IRCCS Galeazzi, l’hub sociale di Fondazione Triulza. Manca solo il Campus scientifico dell’Università di Milano. E un distretto così non poteva che “catalizzare” l’attenzione di E.On uno dei principali operatori energetici a livello internazionale che lo ha scelto per sperimentare (dopo Berlino) l’innovativo sistema per il riscaldamento e raffrescamento degli edifici con la tecnologica ectogridTM. Rispetto a un sistema tradizionale, consentirà un risparmio di circa 10.000 tonnellate di Co2 l’anno, pari alle emissioni generate dai consumi energetici di 3.350 famiglie. L’energia sarà prodotta al 100% da fonti rinnovabili, fotovoltaico, acqua di canale e pozzi.
Ricerca e innovazione accompagnano anche la riconversione degli edifici Expo e l’intero settore delle costruzioni. "Un’attenzione speciale riguarda la scelta di Lendlease di impiegare materiali a basso tenore di carbonio e soprattutto di legno sostenibile da filiera certificata, ricavato da foreste sostenibili - così Giuseppe Cavaliere, Project & Construction manager -. C’è grande attenzione anche nel demolito. L’obiettivo è riutilizzare il 98% degli scarti". E proprio camminando lungo il Decumano impossibile non notare le cesate fonoassorbenti di Phonic Vibes: un chilometro di cantiere progettato con “metamateriali” che riducono l’impatto acustico.
Pin It