Il PD è l'unico partito non personale
Scissione? "Non vedo questo rischio, vedo una grande opportunità". Elly Schlein, candidata alle primarie per la guida del Pd, risponde così, ad Agorà su Rai tre, a chi all'interno del partito evoca una scissione nel caso di sua vittoria nella corsa alla segreteria del partito.
"Mi sembra un approccio sbagliato a questa sfida - afferma Schlein - Noi oggi abbiamo la sfida di tenere assieme una comunità plurale e il pluralismo nel partito democratico va assolutamente preservato. E' una comunità larga, ma soprattutto è l'unico partito non personale in questo Paese e questo va preservato".
Al centro della sfida del futuro Pd non deve esserci "una resa dei conti identitaria" ma "farci capire con un'identità chiara" sui temi della riduzione delle disuguaglianza, della questione ecologica, del lavoro. Lo ha affermato Elly Schlein, candidata alle primarie del Pd, intervistata ad Agorà su Raitre.
"Non dobbiamo più rinunciare più a farci capire dalle persone che sono là fuori e che non si interessano oggi a quello che propone il pd", ha detto Schlein, secondo cui " - Farci capire con una'identità chiara. Qual è l'aspettativa? Avere posizioni nette sulla questione di come riduciamo le diseguaglianze, su come affrontiamo la questione ecologica, su come accompagniamo con investimenti e ricerca quel settore a innovare i suoi processi...". "Di questi temi - ha aggiunto – finalmente riusciamo a fare una riflessione che ci porti a tornare nella a una comprensibilità del messaggio che si rivolge ai bisogni delle persone".
"Questo è il centro della sfida - ha proseguito Schlein – non certo fare una resa dei conti identitaria. Qui non si tratta di quanto riformismo e di quanta radicalità. Tutte queste culture politiche progressiste si devono chiedere come cambiare un modello di sviluppo che chiaramente non sta funzionando: sta impoverendo fasce sempre più larghe della nostre popolazione, sta rendendo più precario il lavoro, e sta distruggendo il Pianeta".
Il Qatargate "è uno scandalo di dimensioni enormi, vicenda gravissima e anche vergognosa per la sua portata. Per come intacca la credibilità di un'istituzione che ha messo la democrazia, i diritti, al centro del proprio operato. E quindi la reazione non può che essere che la più dura, ferma e rigorosa. La autorità stanno indagando, i corrotti ne risponderanno. Ma c'è di più: non basta l'indignazione, bisogna stringere le maglie dei controlli". Lo afferma Elly Schlein, candidata alle primarie del Pd, intervistata ad Agorà su Raitre.
"E' una battaglia - aggiunge Schlein - che quando ero al Parlamento europeo abbiamo fatto. Io ero co-presidente di un gruppo che si occupava proprio di lotta alla corruzione e all'illegalità. Già allora chiedevamo che ci fosse piena trasparenza nelle lobby, di fare controlli più stringenti. Così come bisogna evitare che si possa con disinvoltura passare da essere rappresentanti dei cittadini a rappresentanti di interessi privati. Il cosiddetto fenomeno delle porte girevoli. Ci vuole un periodo di raffreddamento. Gli strumenti ci sono".
"La questione morale - osserva Schlein - è più attuale che mai, proprio per questo non bisogna lasciare solo alle indagini fare il proprio corso, ma anche reagire come istituzioni e come politica nella maniera più rigorosa, stringendo i controlli per non permettere più che possa accadere di nuovo".
Riguardo una sua foto circolata nelle ultime ore in cui è ritratta con l'ex eurodeputato agli arresti in Belgio Antonio Panzeri, Schlein spiega che "eravamo ben più di due" e che dell'immagine se ne fa "un utilizzo strumentale. La condanna per quello che sta accadendo non può essere più netta. Chiaramente sono stata parlamentare e alcuni di questi personaggi coinvolti, erano deputati nel mio stesso periodo, li conoscevo. Ma mai mi sarei aspettata di legere notizie di questo genere", conclude.
"Mi sembra un approccio sbagliato a questa sfida - afferma Schlein - Noi oggi abbiamo la sfida di tenere assieme una comunità plurale e il pluralismo nel partito democratico va assolutamente preservato. E' una comunità larga, ma soprattutto è l'unico partito non personale in questo Paese e questo va preservato".
Al centro della sfida del futuro Pd non deve esserci "una resa dei conti identitaria" ma "farci capire con un'identità chiara" sui temi della riduzione delle disuguaglianza, della questione ecologica, del lavoro. Lo ha affermato Elly Schlein, candidata alle primarie del Pd, intervistata ad Agorà su Raitre.
"Non dobbiamo più rinunciare più a farci capire dalle persone che sono là fuori e che non si interessano oggi a quello che propone il pd", ha detto Schlein, secondo cui " - Farci capire con una'identità chiara. Qual è l'aspettativa? Avere posizioni nette sulla questione di come riduciamo le diseguaglianze, su come affrontiamo la questione ecologica, su come accompagniamo con investimenti e ricerca quel settore a innovare i suoi processi...". "Di questi temi - ha aggiunto – finalmente riusciamo a fare una riflessione che ci porti a tornare nella a una comprensibilità del messaggio che si rivolge ai bisogni delle persone".
"Questo è il centro della sfida - ha proseguito Schlein – non certo fare una resa dei conti identitaria. Qui non si tratta di quanto riformismo e di quanta radicalità. Tutte queste culture politiche progressiste si devono chiedere come cambiare un modello di sviluppo che chiaramente non sta funzionando: sta impoverendo fasce sempre più larghe della nostre popolazione, sta rendendo più precario il lavoro, e sta distruggendo il Pianeta".
Il Qatargate "è uno scandalo di dimensioni enormi, vicenda gravissima e anche vergognosa per la sua portata. Per come intacca la credibilità di un'istituzione che ha messo la democrazia, i diritti, al centro del proprio operato. E quindi la reazione non può che essere che la più dura, ferma e rigorosa. La autorità stanno indagando, i corrotti ne risponderanno. Ma c'è di più: non basta l'indignazione, bisogna stringere le maglie dei controlli". Lo afferma Elly Schlein, candidata alle primarie del Pd, intervistata ad Agorà su Raitre.
"E' una battaglia - aggiunge Schlein - che quando ero al Parlamento europeo abbiamo fatto. Io ero co-presidente di un gruppo che si occupava proprio di lotta alla corruzione e all'illegalità. Già allora chiedevamo che ci fosse piena trasparenza nelle lobby, di fare controlli più stringenti. Così come bisogna evitare che si possa con disinvoltura passare da essere rappresentanti dei cittadini a rappresentanti di interessi privati. Il cosiddetto fenomeno delle porte girevoli. Ci vuole un periodo di raffreddamento. Gli strumenti ci sono".
"La questione morale - osserva Schlein - è più attuale che mai, proprio per questo non bisogna lasciare solo alle indagini fare il proprio corso, ma anche reagire come istituzioni e come politica nella maniera più rigorosa, stringendo i controlli per non permettere più che possa accadere di nuovo".
Riguardo una sua foto circolata nelle ultime ore in cui è ritratta con l'ex eurodeputato agli arresti in Belgio Antonio Panzeri, Schlein spiega che "eravamo ben più di due" e che dell'immagine se ne fa "un utilizzo strumentale. La condanna per quello che sta accadendo non può essere più netta. Chiaramente sono stata parlamentare e alcuni di questi personaggi coinvolti, erano deputati nel mio stesso periodo, li conoscevo. Ma mai mi sarei aspettata di legere notizie di questo genere", conclude.