Ce la possiamo giocare
Va smontato "un racconto che c'è in questa fase sul Pd, le sue difficoltà, il centrosinistra che non ce la fa. Calenda addirittura dice che sono troppo radicale e che voglio rifondare il comunismo, manca solo che mi paragoni a Spartacus. Ma sono convinto che ce la giochiamo". Lo dice in un'intervista a Metropolis, ripresa su La Repubblica, Pierfrancesco Majorino, in campo per il Pd nella corsa alla presidenza della Regione Lombardia. Fra i temi anche la candidatura di Letizia Moratti: "Fino a due settimane fa trattava con la destra, poi le hanno detto di no e ha aperto un dialogo con il Terzo Polo. Non è il cambiamento" commenta.
"Sono in una condizione meravigliosa - sottolinea -. Mi hanno chiesto di candidarmi, ma ancora non sono formalmente candidato. Stiamo definendo le nostre procedure". Ora "faremo una campagna combattiva, unitaria, per vincere alle regionali. Sono convinto che la nostra sia una proposta vincente, per battere Fontana".
Con i 5 Stelle "non c'è alcun tipo di demonizzazione - precisa, commentando la possibilità di un'alleanza -. Vedremo cosa faranno". Se "i 5 Stelle vogliono dialogare, sanno dove trovarci. Ma noi governiamo a Milano, Bergamo, Brescia, Cremona. Abbiamo straordinari sindaci e squadre di governo straordinarie. Quindi partiamo per vincere". Va messo al centro "il futuro della sanità. In Lombardia è potenzialmente straordinaria ma oggi discrimina chi ha meno". Bisogna evitare che, "come avviene oggi, se ho i soldi riesco a farmi visitare in tempi immediati e se non li ho perdo mesi e mesi".
Per Majorino l'autonomia "non può essere una nuova burocratizzazione in capo a qualche regione. Autonomia vuol dire sostenere le comunità locali, i territori, per far crescere le imprese, velocizzare le infrastrutture, avere più poteri d'intervento sui servizi socio-sanitari". L'esponente dem teme che "la proposta in discussione non sia la migliore, se si vuole andare in questa direzione".
Intervista di Repubblica»
Intervista del Riformista»»
"Sono in una condizione meravigliosa - sottolinea -. Mi hanno chiesto di candidarmi, ma ancora non sono formalmente candidato. Stiamo definendo le nostre procedure". Ora "faremo una campagna combattiva, unitaria, per vincere alle regionali. Sono convinto che la nostra sia una proposta vincente, per battere Fontana".
Con i 5 Stelle "non c'è alcun tipo di demonizzazione - precisa, commentando la possibilità di un'alleanza -. Vedremo cosa faranno". Se "i 5 Stelle vogliono dialogare, sanno dove trovarci. Ma noi governiamo a Milano, Bergamo, Brescia, Cremona. Abbiamo straordinari sindaci e squadre di governo straordinarie. Quindi partiamo per vincere". Va messo al centro "il futuro della sanità. In Lombardia è potenzialmente straordinaria ma oggi discrimina chi ha meno". Bisogna evitare che, "come avviene oggi, se ho i soldi riesco a farmi visitare in tempi immediati e se non li ho perdo mesi e mesi".
Per Majorino l'autonomia "non può essere una nuova burocratizzazione in capo a qualche regione. Autonomia vuol dire sostenere le comunità locali, i territori, per far crescere le imprese, velocizzare le infrastrutture, avere più poteri d'intervento sui servizi socio-sanitari". L'esponente dem teme che "la proposta in discussione non sia la migliore, se si vuole andare in questa direzione".
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