
La settimana di sessione all'Europarlamento a Bruxelles
Intervento di Patrizia Toia (video).
Questa settimana la plenaria si tiene eccezionalmente a Bruxelles per esaminare i tanti temi che oggi sono sul tavolo delle decisioni europee passando dal vertice informale di Versailles alle decisioni prese dalla Commissione con Re-Power, dalle misure per affrontare la crisi energetica e quella, terribile, dei rifugiati ucraini. Tanti importanti summit si svolgono in queste ore a Bruxelles: il Consiglio Europeo straordinario, la riunione della Nato, che vedrà presente, coi leader mondiali, il Presidente Biden e infine il G7. Appuntamenti cruciali per un momento di riflessioni e decisioni dalla portata storica, perché è tragicamente e prepotentemente entrata nella storia l’aggressione russa in Ucraina.
Questa settimana la plenaria si tiene eccezionalmente a Bruxelles per esaminare i tanti temi che oggi sono sul tavolo delle decisioni europee passando dal vertice informale di Versailles alle decisioni prese dalla Commissione con Re-Power, dalle misure per affrontare la crisi energetica e quella, terribile, dei rifugiati ucraini. Tanti importanti summit si svolgono in queste ore a Bruxelles: il Consiglio Europeo straordinario, la riunione della Nato, che vedrà presente, coi leader mondiali, il Presidente Biden e infine il G7. Appuntamenti cruciali per un momento di riflessioni e decisioni dalla portata storica, perché è tragicamente e prepotentemente entrata nella storia l’aggressione russa in Ucraina.

Uno spazio di relazione e costruzione di un futuro per l'Europa
Articolo di Marina Berlinghieri.
In questi giorni ho partecipato alla prima sessione formativa della Scuola europea di formazione politica organizzata a Firenze dalla FUCI e da numerose realtà universitarie europee.
Uno spazio di relazione e costruzione di un futuro per l'Europa, attraverso la formazione e responsabilizzazione dei giovani che in questo futuro ci credono.
La Scuola europea di formazione alla politica, è il prodotto del “Progetto democrazia”: un intenso anno di studio e approfondimento del fenomeno democratico moderno promosso e affrontato da molti gruppi Fuci italiani che, a conclusione di questo, hanno elaborato il documento “FuturEU: universitari per una rinnovata democrazia”.
In questi giorni ho partecipato alla prima sessione formativa della Scuola europea di formazione politica organizzata a Firenze dalla FUCI e da numerose realtà universitarie europee.
Uno spazio di relazione e costruzione di un futuro per l'Europa, attraverso la formazione e responsabilizzazione dei giovani che in questo futuro ci credono.
La Scuola europea di formazione alla politica, è il prodotto del “Progetto democrazia”: un intenso anno di studio e approfondimento del fenomeno democratico moderno promosso e affrontato da molti gruppi Fuci italiani che, a conclusione di questo, hanno elaborato il documento “FuturEU: universitari per una rinnovata democrazia”.

Perché l’Italia ha il dovere di aiutare l’Ucraina
Articolo di Piero Fassino pubblicato da Affari Internazionali.
Il conflitto russo-ucraino ha un profilo molto chiaro, c’è un Paese aggressore c’è un Paese aggredito.
Questo Paese aggressore ha invaso l’Ucraina senza avere una sola ragione per giustificare un atto di questa gravità: l’Ucraina non ha mai minacciato la Russia, l’Unione europea non ha minacciato la Russia. L’Ue è diventata in questi trent’anni il primo partner economico-commerciale della Russia, la stragrande maggioranza degli investimenti sul mercato russo sono francesi, tedeschi, italiani, olandesi e inglesi.
Il conflitto russo-ucraino ha un profilo molto chiaro, c’è un Paese aggressore c’è un Paese aggredito.
Questo Paese aggressore ha invaso l’Ucraina senza avere una sola ragione per giustificare un atto di questa gravità: l’Ucraina non ha mai minacciato la Russia, l’Unione europea non ha minacciato la Russia. L’Ue è diventata in questi trent’anni il primo partner economico-commerciale della Russia, la stragrande maggioranza degli investimenti sul mercato russo sono francesi, tedeschi, italiani, olandesi e inglesi.

Usura, lotta inadeguata ma i passi avanti servono
Articolo di Franco Mirabelli pubblicato da Avvenire.
Caro direttore, in questi mesi difficili, di fronte alla crisi economica prodotta dalla pandemia e ora dalla guerra, è cresciuto l’allarme per la possibilità che le difficoltà di aziende e famiglie possano allargare il fenomeno dell’usura. I primi dati confermano un significativo attivismo della criminalità organizzata su questo fronte, ma anche la diffusione di piccoli fenomeni di usura addirittura di dimensione condominiale che coinvolgono famiglie in difficoltà, aggravando la loro situazione di impoverimento. D’altra parte appaiono sempre più evidenti i limiti di una normativa che ha rappresentato un passo avanti significativo nella lotta all’usura ma che oggi mostra, nella sua applicazione, diversi problemi.
Caro direttore, in questi mesi difficili, di fronte alla crisi economica prodotta dalla pandemia e ora dalla guerra, è cresciuto l’allarme per la possibilità che le difficoltà di aziende e famiglie possano allargare il fenomeno dell’usura. I primi dati confermano un significativo attivismo della criminalità organizzata su questo fronte, ma anche la diffusione di piccoli fenomeni di usura addirittura di dimensione condominiale che coinvolgono famiglie in difficoltà, aggravando la loro situazione di impoverimento. D’altra parte appaiono sempre più evidenti i limiti di una normativa che ha rappresentato un passo avanti significativo nella lotta all’usura ma che oggi mostra, nella sua applicazione, diversi problemi.

Serve un salto di qualità sulla politica energetica
Intervento di Patrizia Toia (video).
Siamo chiamati a fare un grande salto di qualità sulla politica energetica con interventi straordinari per costruire quell'Unione dell'energia che già era stata pensata.
Dobbiamo pensare a stoccaggi comuni e strategici, ad acquisti comuni e coordinati come abbiamo fatto con i vaccini e dobbiamo farlo ora.
Dobbiamo inoltre intervenire sul meccanismo di formazione dei prezzi se non vogliamo che salti la nostra economia, eliminando la troppa finanziarizzazione.
Se non interveniamo su questo mercato settoriale salta l'intera nostra economia.
Siamo chiamati a fare un grande salto di qualità sulla politica energetica con interventi straordinari per costruire quell'Unione dell'energia che già era stata pensata.
Dobbiamo pensare a stoccaggi comuni e strategici, ad acquisti comuni e coordinati come abbiamo fatto con i vaccini e dobbiamo farlo ora.
Dobbiamo inoltre intervenire sul meccanismo di formazione dei prezzi se non vogliamo che salti la nostra economia, eliminando la troppa finanziarizzazione.
Se non interveniamo su questo mercato settoriale salta l'intera nostra economia.