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Milano supera il primo scoglio per EMA

Scritto da Associazione Democratici per Milano.

Fabrizio Barini
Milano supera il primo scoglio per la sua candidatura ad ospitare l'Agenzia europea del farmaco (Ema), che traslocherà da Londra, in seguito alla Brexit. Si evince dalla valutazione dei criteri oggettivi della Commissione Ue. In gara per l'Ema ci sono altre 18 città. La valutazione di Bruxelles non contiene però classifiche, e non è vincolante. La decisione spetta ai 27 Stati, al consiglio Affari generali di novembre. Tra i criteri anche l'equilibrio geopolitico: l'Italia ha già due agenzie, mentre Slovacchia, Bulgaria e Romania nessuna.
Fonte: Il Giorno

È un rapporto fattuale e neutro quello che la Commissione europea ha pubblicato stamani in vista della selezione finale delle nuove sedi di due agenzie comunitarie che dovranno traslocare da Londra dopo l’uscita del Regno Unito dall'Unione: l'Autorità bancaria europea (Eba) e l’Agenzia europea dei medicinali (Ema). Come previsto, la relazione non stila alcuna classifica, ma indirettamente si evince che le città ritenute favorite – tra cui Milano – sono quelle che meglio rispondono ai criteri.
I criteri di valutazione delle 19 città candidate all'Ema sono sei: la rapidità con la quale la nuova sede può essere operativa; la sua accessibilità; la presenza di scuole per i figli dei dipendenti; l’accesso al mercato del lavoro e ai servizi medici e sociali per i figli e i partner; l’assicurazione che possa essere garantita la continuità dell'attività; e per ultimo il fattore geografico (in modo da garantire un equilibrio delle presenze delle agenzie comunitarie su tutto il territorio europeo).
Si conferma che le città comunemente date per favorite per ospitare l’Ema sembrano rispondere meglio di altre ai criteri di selezione: Copenhagen, Vienna, Amsterdam, Barcellona, Milano. «In buona sostanza, le cinque offerte appaiono paragonabili», nota un esponente comunitario. L'unica differenza riguarda forse la capitale olandese, che offre in un primo tempo una sede provvisoria per l’agenzia europea, mentre le altre città mettono a disposizione fin da subito infrastrutture permanenti.
Candidata alla sede dell'Ema è anche la capitale slovacca Bratislava, considerata favorita da alcuni perché è in un paese dell'Est Europa, e potrebbe quindi essere premiata dal desiderio di aiutare i paesi dell'allargamento. La capitale slovacca ha una offerta di collegamenti aerei assai minore delle concorrenti dell'Ovest. Anche l'offerta scolastica è meno generosa. Ma la Slovacchia ricorda nel suo atto di candidatura che la città è vicina a Vienna, e che quest'ultima è una grande capitale europea.
In buona sostanza, il rapporto della Commissione europea offre una analisi neutra: lascia aperte tutte le soluzioni. A Milano – come alle altre città favorite – si notano meriti: dalla continuità dell'attività al servizio personalizzato al momento del trasloco. La scelta sulle prossime sedi di Ema (19 le città candidate) ed Eba (8) è prevista a fine novembre ed avverrà a maggioranza, non all'unanimità dei paesi membri in una riunione ministeriale.
Nel corso della procedura di voto ogni paese avrà diritto a sei voti. Nella prima tornata di votazione, ogni governo darà tre voti alla sua prima scelta, due voti alla seconda, e un voto alla terza. Per essere selezionata, la sede dovrà ottenere tre voti da almeno 14 Paesi su 27. In caso contrario, le tre sedi più votate avranno accesso a una seconda tornata. In questo secondo caso, i paesi avranno un voto ciascuno. Vince chi riceve almeno 14 voti su 27. In fin dei conti, la scelta rischia di essere più politica che tecnica.
«Fra le migliori per sede e collegamenti». Milano è fra le 19 città in corsa per ospitare l’Agenzia europea del farmaco che lascerà Londra dopo Brexit. Tra queste anche Barcellona, Amsterdam, Bonn, Stoccolma e Bratislava. La valutazione sul capoluogo lombardo è contenuta nell dossier in arrivo questa mattina dalla Commissione Ue «con le proprie valutazioni in base ai criteri individuati», oltre che sulle città candidate ad ospitare l’Ema, che quelle che aspirano a ottenere l’Autorità bancaria europea (Eba), tra cui Parigi, Francoforte e Lussemburgo. La valutazione si compone di 27 sommari (19 per l’Ema e 8 per l’Eba) con griglie di valutazione «che forniscono informazioni più dettagliate su materie specifiche». Scorrendo rapidamente il sommario, Milano appare una delle migliori: con 50.260 metri quadrati, il Pirellone ha la metratura più vasta di tutte le sedi proposte, dopo il Business Garden di Varsavia, il quale però soddisfa solo «alcuni» dei requisiti necessari ad ospitare l’Ema, mentre il grattacielo progettato da Gio Ponti li soddisfa «tutti». Il capoluogo lombardo ha inoltre collegamenti aerei «diretti» per tutte le capitali europee, caratteristica questa condivisa con Vienna, in questo caso con l’eccezione di Bratislava, che dista solo 80 km, ma anche con Barcellona e con Bruxelles. Copenhagen ha voli diretti che la collegano a tutte le capitali Ue, tranne che con Bratislava, al pari di Amsterdam (spesso per raggiungere la capitale slovacca si vola su Vienna).
«Non ci saranno né una shortlist, né una classifica» aveva spiegato ieri un portavoce dell’esecutivo comunitario, Alexander Winterstein. I criteri oggettivi fissati dagli Stati: la continuità operativa, i collegamenti, le scuole, l’accesso al lavoro, la sanità per le famiglie, e la distribuzione geografica delle agenzie. La decisione finale spetterà comunque ai 27 ministri europei, con una votazione, al consiglio affari generali, di novembre.
Fonte: La Stampa

Milano tra le città migliori per sede e collegamenti. Le pagelle della Commissione Ue, che oggi rende note le proprie valutazioni sulle possibili destinazioni della futura Ema dopo l'addio a Londra per la Brexit. L'agenzia si trova a dover trasferire 900 funzionari e Milano deve competere con altre 18 candidate, tra cui Barcellona, Amsterdam, Bonn, Stoccolma e Bratislava. Nei i criteri su cui si baserà la scelta dei 27, "criteri oggettivi" fissati dagli Stati: la continuità operativa, i collegamenti, le scuole, l'accesso al lavoro, la sanità per le famiglie, e la distribuzione geografica delle agenzie. Da oggi partiranno i veri giochi politici. Il dossier sarà esaminato dai leader Ue il 19 ottobre. Il 20 novembre le votazioni finali da parte dei ministri agli Affari europei.
La Commissione, come anticipato, non fornisce giudizi, ma una valutazione asettica delle 27 offerte: 27 perché oltre alla nuova casa dell'Ema bisognerà trovare una sede anche per Eba, l'autorità bancaria europea, per la quale si sono proposte otto città. La valutazione si compone di 27 sommari di ciascuna offerta (19 per l'Ema e 8 per l'Eba); un 'sommario' (11 pagine di tabelle non troppo sintetiche) che consentono di "fare paragoni più rapidamente"; 27 griglie di valutazione "che forniscono informazioni più dettagliate su materie specifiche". Scorrendo rapidamente il sommario, Milano appare una delle migliori: con 50.260 metri quadrati, il Pirellone ha la metratura più vasta di tutte le sedi proposte, dopo il Business Garden di Varsavia, il quale però soddisfa solo "alcuni" dei requisiti necessari ad ospitare l'Ema, mentre il grattacielo progettato da Gio Ponti li soddisfa "tutti". Il capoluogo lombardo ha inoltre collegamenti aerei "diretti" per tutte le capitali europee, caratteristica questa condivisa con Vienna, in questo caso con l'eccezione di Bratislava, che dista solo 80 km, ma anche con Barcellona e con Bruxelles. Copenhagen ha voli diretti che la collegano a tutte le capitali Ue, tranne che con Bratislava, al pari di Amsterdam (spesso per raggiungere la capitale slovacca si vola su Vienna).
Fonte: Repubblica
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