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Se vince Milano, vince l’Italia

Scritto da Emilia De Biasi.

Emilia De Biasi“Se vince Milano, vince l’Italia e credo che questo punto debba renderci orgogliosi e uniti”. Emilia Grazia De Biasi, Presidente della Commissione sanità del Senato, e prima firmataria di una mozione unitaria per appoggiare la candidatura di Milano come sede dell’Ema, manifesta la sua “grande soddisfazione” per l’unità espressa dell’aula del Senato sulla questione. “Stiamo compiendo un atto importante – ha sottolineato De Biasi nel suo intervento – perché la candidatura avanzata dall’Italia per avere nel Paese e, segnatamente, a Milano la sede dell’Agenzia regolatoria europea del farmaco sia un impegno che coinvolge l’intero Parlamento”.
Il Governo, ha poi ricordato la senatrice, “ha già iniziato da tempo un’azione importante di promozione della candidatura dell’Italia e di Milano per Ema. È importante che l’abbia fatto il Governo e continui a farlo con una diplomazia ministeriale incessante; è importante però che si agisca anche con una diplomazia parlamentare. Da questo punto di vista, la formazione di un intergruppo parlamentare italiano ed europeo in grado di promuovere nelle sedi parlamentari la candidatura dell’Italia è un fatto rilevante, che vorrei noi cogliessimo in tutta la sua portata”. Infine, ha concluso la Presidente della Commissione sanità, “importante, e costituisce anche una novità, è il fatto che sta agendo anche e finalmente una diplomazia dell’impresa e delle aziende per favorire il successo della candidatura dell’Italia e di Milano”.

Testo della mozione discussa e approvata in Senato:

Atto n. 1-00836 (Pubblicato il 27 settembre 2017, nella seduta n. 885) e Esame concluso nella seduta n. 887 dell'Assemblea (28/09/2017) a firma di: DE BIASI , BIANCONI , CORSINI , D'AMBROSIO LETTIERI , GAETTI , PALERMO , ROMANI Maurizio , URAS , ALBERTINI , BIANCO , COCIANCICH , DEL BARBA , DIRINDIN , GIOVANARDI , GRANAIOLA , MANASSERO , MARCUCCI , MATTESINI , MATURANI , MIRABELLI , MUCCHETTI , PADUA , SILVESTRO , ZUFFADA , ROMANI Paolo , FLORIS

Il Senato,
premesso che:
l'Agenzia europea per i medicinali (EMA) è un organo regolatorio decentrato dell'Unione europea, con sede a Londra, il cui compito principale è quello di tutelare e promuovere la sanità pubblica e la salute degli animali mediante la valutazione ed il controllo dei medicinali per uso umano e veterinario;
l'EMA è responsabile della farmacovigilanza, della ricerca e della relazione con le imprese farmaceutiche;
dopo l'uscita della Gran Bretagna dall'Unione europea, l'EMA dovrà trasferire la propria sede in un'altra delle nazioni dell'Unione europea;
l'Italia è uno dei più importanti produttori farmaceutici d'Europa;
il Governo italiano ha avanzato la proposta di candidatura di Milano come nuova sede dell'EMA;
si tratta di un obiettivo strategico per il cui raggiungimento è necessaria la compartecipazione di tutte le istituzioni (Comune di Milano, Regione Lombardia e Governo nazionale), al di là degli orientamenti politici, come fu fatto in modo vincente con il "metodo Expo" nell'interesse del "sistema Paese Italia";
a questo proposito, si ricorda la recente costituzione dell'intergruppo parlamentare, italiano ed europeo, per un impegno trasversale finalizzato a sostenere la candidatura di Milano per l'EMA;
di particolare rilievo è anche la mobilitazione delle realtà produttive e di impresa per la stessa finalità;
premesso inoltre che:
Milano è l'area più adatta ad ospitare un'istituzione così importante per le sue caratteristiche infrastrutturali (basti pensare alla presenza di 3 aeroporti che consente un agevole collegamento con l'Europa e con il resto del mondo), la sua capacità di accoglienza e di rappresentare una "cerniera" con l'Europa;
Milano è la sede migliore per ospitare l'Agenzia europea per i medicinali, perché è al centro del più importante distretto della ricerca, compresa quella in campo biomedico, e sede di innovazioni nel campo (basti pensare al progetto "Human Technopole" e alla costruzione di una rete nazionale di ricerca);
Milano è una città che sta vivendo una fase molto dinamica della sua storia, con un consolidamento dei settori tradizionali e una forte espansione di quelli più innovativi. Le sue università, i centri di ricerca e l'industria specialistica garantiscono un habitat ideale per le necessità dell'Agenzia europea;
l'EMA a Milano non solo sarebbe un elemento di prestigio, ma potrebbe concorrere allo sviluppo e all'innovazione organizzativa, occupazionale e di prodotto, ad esempio se si pensa al campo dei farmaci innovativi e a quanto sia importante ragionare in chiave europea, e non solo nazionale, sui criteri di innovatività e sull'aspetto etico del prezzo dei farmaci, aspetti decisivi per l'accessibilità alle cure e all'universalismo del Servizio sanitario nazionale;
Milano deve essere vista quindi come centro propulsore di sicurezza, qualità e avanzamento produttivo su prodotti come i farmaci dall'indiscutibile valore di carattere etico,
impegna il Governo a proseguire in ogni ambito l'impegno perché l'EMA abbia sede a Milano.

Testo integrale dell'intervento in Senato in presentazione della mozione: 

Credo che ciò che stiamo compiendo sia un atto importante perché la candidatura avanzata dall'Italia per avere nel Paese e, segnatamente, a Milano la sede dell'Agenzia europea del farmaco sia un impegno che coinvolge l'intero Parlamento.
Non vi è dubbio che il Governo abbia già iniziato da tempo un'azione importante di promozione della candidatura dell'Italia e di Milano per EMA. È importante che l'abbia fatto il Governo e continui a farlo con una diplomazia ministeriale incessante; è importante però che si agisca anche con una diplomazia parlamentare. Da questo punto di vista, la formazione di un intergruppo parlamentare italiano ed europeo in grado di promuovere nelle sedi parlamentari la candidatura dell'Italia è un fatto rilevante, che vorrei noi cogliessimo in tutta la sua portata.
Il terzo elemento, anch'esso una novità, è il fatto che sta agendo anche e finalmente una diplomazia dell'impresa e delle aziende per favorire il successo della candidatura dell'Italia e di Milano per la sede dell'Agenzia europea del farmaco. Si tratta di un tema di straordinaria importanza - desidero dirlo - perché noi parliamo di Milano, che è la mia città e ovviamente mi consentirete di avere un occhio di riguardo, ma è soprattutto una possibile vittoria del Paese e del sistema Paese. È bene che non pensiamo alla sede dell'Agenzia europea del farmaco soltanto in una chiave territoriale, perché sappiamo che ormai lo sviluppo di un Paese avviene a rete; vi è dunque un coinvolgimento dell'intero Paese, la promozione e l'avanzamento dell'impresa farmaceutica riguarda l'intero Paese, anche se Milano e la Lombardia hanno uno dei più importanti distretti di produzione del farmaco e di ricerca, particolarmente in campo biomedico; ormai però tutto si sviluppa a rete, basta pensare al progetto Human Technopole, che mi auguro comincerà a marciare tra poco tempo e sarebbe il primo centro europeo di lavoro e ricerca sulla genomica e sui big data. Tale progetto non a caso affonda le sue radici in tutto il Paese, in una relazione tra centri universitari, Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (IRCCS), centri di ricerca pubblici e privati, cioè a dire che, per sviluppare ulteriormente il sistema Paese, l'Italia ha bisogno di avere anche la sede dell'Agenzia europea del farmaco.
In questa sede abbiamo discusso diverse volte dell'importanza della ricerca. Io non voglio dilungarmi ulteriormente su questo, ma dico che avere EMA a Milano significherebbe avere una straordinaria opportunità di lavoro e di controllo sulla filiera del farmaco: anche durante l'esame del decreto-legge sui vaccini abbiamo parlato di come la farmacovigilanza, la farmacosorveglianza, sia uno dei punti più importanti per la sicurezza dei cittadini rispetto ai farmaci che vengono assunti. La produzione di farmaci richiede anche una sperimentazione adeguata e appropriata.
La relazione con le imprese sul piano dei prezzi è l'altro grande tema che appartiene ad EMA. Non nascondo, come abbiamo detto in tante occasioni, che abbiamo anche bisogno di segnalare che il farmaco non è una merce come le altre, che i prezzi (particolarmente dei farmaci innovativi) crescono anno dopo anno e che noi abbiamo bisogno di un soggetto unico europeo in grado di trattare con i colossi del farmaco. Avere EMA a Milano significa per noi avere un'opportunità in più.
Oltre alle considerazioni che sono già state fatte dal senatore Mandelli, che condivido interamente, occorre considerare l'infrastrutturazione che ha Milano, la sua posizione, le opportunità che offre, la capacità di collegamento con il mondo, la possibilità di accogliere una residenza pregiata come quella dei ricercatori e dei funzionari di EMA. Penso a una sede di straordinario prestigio come è il grattacielo Pirelli, una delle opere più straordinarie, che non a caso è stata anche sede della Regione, a segnalare che Regione e Comune si associano e promuovono, assieme alle istituzioni nazionali, la candidatura di Milano come sede dell'EMA.
Molto importante, l'abbiamo fatto per Expo: ognuno può pensare quel che vuole, forse è stato giusto, forse è stato sbagliato, ma io credo sia stata una scelta vincente. Ci sono momenti in cui il Paese e i suoi interessi devono venire prima di quelli di parte e, a mio avviso, questo è uno di quei casi, come lo è stato Expo. Lanciare e rilanciare l'Italia in Europa e nel mondo ha significato con Expo un passo in avanti dal punto di vista certamente economico e commerciale, ma a mio avviso anche culturale e di credibilità del nostro Paese. Milano non è Roma e non ha le sue bellezze, però è una città davvero straordinaria, che ha saputo coniugare la modernità con l'umanità, e questo è un punto non irrilevante, che mi rende orgogliosa di essere milanese e che deve rendere orgogliosa l'intera Italia.
Si potrebbe ancora parlare a lungo, ma credo che per noi parleranno meglio i nostri colleghi che andranno in giro per l'Europa a interloquire con i Parlamenti; i Ministri e il presidente Gentiloni, che incessantemente stanno lavorando; il presidente Maroni e il sindaco Sala, a loro volta impegnatissimi insieme in questa battaglia per l'intera Italia; infine, il Parlamento europeo che, in un momento in cui c'è tanto bisogno di Europa, può promuovere in modo forte la candidatura di Milano come sede dell'agenzia regolatoria europea del farmaco.
Insomma, lo dico con uno slogan finale: dobbiamo batterci insieme e sperare. La competizione è molto aspra, dovete saperlo, e vogliamo la trasparenza dei risultati. Vogliamo che i risultati siano trasparenti perché non vorremmo mai che fossero altri i criteri rispetto all'appropriatezza per definire la nuova sede dell'Agenzia europea del farmaco. Dobbiamo batterci insieme per la trasparenza e perché il sistema Paese possa fare un passo in avanti.
Insomma, se vince Milano, vince l'Italia e credo che questo punto debba renderci orgogliosi e uniti.

Per seguire l'attività della Senatrice Emilia De Biasi: sito web - pagina facebook

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