Le infiltrazioni mafiose al Nord
Nei giorni scorsi abbiamo presentato un primo studio sulle mafie al Nord, redatto dal professor Nando Dalla Chiesa con la collaborazione dell'Università di Milano.
L'anniversario di Paolo Borsellino

Borsellino non fu l’unico a perdere la vita in quel tragico evento: con lui morirono anche Agostino Catalano – suo caposcorta – e gli agenti Emanuela Loi, Eddie Cosima, Claudio Traina e Vincenzo Li Muli.
Unico sopravvissuto alla strage è stato Antonino Vullo, che fu condotto in ospedale mentre versava in gravi condizioni.
Il nuovo direttore dell'Agenzia dei beni confiscati
Cercherò di essere schematico anche se mi piacerebbe approfondire alcune questioni che il Direttore Postiglione aveva posto in una precedente audizione in Commissione Antimafia sul fattore criminogeno spesso costituito dai quartieri popolari delle periferie. Posso assicurare che questo fenomeno non riguarda solo le periferie siciliane o del Mezzogiorno ma anche al Nord ci sono significativi problemi dati dall’assenza di mix sociale e dal degrado.
La sentenza sul caso Ruby

Punto primo: le sentenze vanno rispettate. Si può non condividerle, ma vanno rispettate.
Punto secondo: è del tutto evidente che tipi come Ruby e le sue numerose "consorelle" non avrebbero nemmeno dovuto avvicinarsi alla residenza privata del Presidente del Consiglio in carica non per questioni morali ma per mera opportunità istituzionale.
Punto terzo: che Berlusconi fosse un affarista spregiudicato, un evasore fiscale (ora condannato in via definitiva) con amicizie pericolose (fra cui un tale condannato anch'esso in via definitiva per concorso esterno in associazione mafiosa) e con una vita privata a dir poco discutibile era noto da anni a chiunque volesse vederlo.