Per il Consiglio Regionale è auspicabile una vera autonomia finanziaria
Il voto è stato favorevole in quanto questa legislatura è stata segnata positivamente dal contenimento della spesa raggiunta grazie a scelte autonome del Consiglio: la spesa a carico di ogni cittadino per il Consiglio è passata dai 2,76 euro del 2013 ai 2,46 del 2016.
I vitalizi, (peraltro aboliti dalla scorsa legislatura) grazie al contributo di solidarietà del 10 % richiesto agli ex consiglieri sono passati dai 7, 4 milioni di euro del 2012 ai 6,4 milioni di euro del 2016.
Scuola, sviluppo e moda

Lo scorso 27 aprile Palazzo Isimbardi, sede della Città metropolitana di Milano, è stato teatro della giornata conclusiva di un progetto Erasmus imperniato sullo scambio di conoscenze ed esperienze tra tre istituti superiori europei: uno francese, uno ceco e uno, ovviamente, italiano; il Caterina da Siena di Milano. È stata così organizzata una sfilata di moda dalle tre scuole, che ha visto i ragazzi impegnanti nei panni di stilisti, sarti, truccatori e modelle.
È stata una giornata bella e stimolante, dove vedere all’opera la voglia di fare dei ragazzi ha riempito l’animo di speranza e di gioia per il futuro.
Il ruolo del Pd nel nuovo scenario che si sta delineando

Nei mesi scorsi avevamo guardato al congresso e alle primarie come ad un’occasione di rilancio della proposta politica del PD e va sottolineato che questo obiettivo è stato raggiunto. Adesso occorre consolidare questo dato.
L’auspicio è che ciò possa avvenire con le elezioni amministrative di giugno. Dalle urne, infatti, il PD si aspetta di uscire positivamente, mostrando segni di ripresa, di consolidamento e anche di radicamento su tutto il territorio nazionale e questo sarebbe un ulteriore passo avanti importante.
Il percorso tracciato dalla Direzione PD

Il Sistema Elettorale Tedesco? Non è il sistema preferito “ma siamo responsabili”. Sta qui il succo del ragionamento che Matteo Renzi ha svolto alla Direzione del Pd (la prima dopo le primarie). E “responsabili” significa una cosa semplice: prendere atto che la maggior parte dei partiti vuole il sistema tedesco – “che non è il nostro” -, un proporzionale che, come ha detto il veltroniano Roberto Morassut, non è il ritorno alla Prima Repubblica grazie a due elementi: lo sbarramento al 5% e l’abolizione delle preferenze.
La nuova segreteria del Pd

Nei dipartimenti andranno i parlamentari esperti e saranno comunicati dopo la prima riunione della segreteria.
Della segreteria faranno parte il portavoce Matteo Richetti, il coordinatore Lorenzo Guerini, il responsabile organizzazione Andrea Rossi, Tommaso Nannicini e Roberto Giachetti.
Per la parte femminile Teresa bellanova Giusy Nicolini Angela Marcianò, Benedetta Rizzo, Elena Bonetti, Debora Serracchiani.
Per la parte femminile Teresa bellanova Giusy Nicolini Angela Marcianò, Benedetta Rizzo, Elena Bonetti, Debora Serracchiani.