L'Italia non può non avere un Ministero del turismo

Intervento alla Camera dei Deputati in occasione del riordino delle competenze dei Ministeri (video).
Signor Presidente, non intendevo intervenire in questo dibattito, perché mi hanno insegnato che a volte è poco elegante che un ministro uscente, all'inizio di un nuovo mandato, parli del settore di cui si è occupato per qualche tempo, però è difficile tacere, perché questo Parlamento oggi cambia una scelta fatta dalla stessa Aula in un'altra legislatura, cinque anni fa.
Vorrei tranquillizzare quelli che vivono come un incubo tutte le cose fatte dal Governo Renzi: questa scelta fu fatta precedentemente, all'inizio della legislatura, con una maggioranza diversa e una larga condivisione.
Errore cancellare Italia sicura

Nonostante le nostre reiterate richieste a M5s e Lega, anche nella discussione di questo decreto, non abbiamo capito le motivazioni di questa scelta e quale sia stata la valutazione fatta sullo stato di attuazione dei programmi di messa in sicurezza del territorio finanziati in questi anni.
Si tratta di 1.400 cantieri avviati o conclusi e 9 miliardi di risorse programmate.
Non è ancora chiaro se si intende o no confermare il metodo di individuazione delle priorità in accordo con le Regioni.
Caporalato: cos’è e perché si muore per meno di 2 euro l’ora

Iniziare alle tre di notte, lavorare dalle 8 alle 12 ore al giorno, ricevere “stipendi” anche inferiori ai due euro l’ora. Sono condizioni ordinarie nel mondo del caporalato, il sistema illegale di reclutamento di manodopera per il lavoro agricolo. Lo stesso fenomeno che ha innescato i due incidenti nel Foggiano di sabato e lunedì, provocando 16 vittime con la stessa dinamica: uno scontro del furgone dove erano ammassati i lavoratori, di ritorno da una giornata di raccolta sui campi di pomodori pugliesi.
La politica che ignora le imprese

La prima vera crepa dentro il governo bicolore si è aperta, dunque, sulle grandi opere. Ed è interessante analizzarla perché ha una valenza che va al di là del tema, pur rilevante, in discussione. Sembra dimostrare come il contratto di governo non fosse la sintesi dei programmi dei due partiti vincitori del 4 marzo ma una sorta di «somma al lordo» degli impegni presi con i rispettivi elettorati o meglio con le varie constituency, piccole e grandi, che li componevano. Una «somma al lordo» perché non sceglieva le priorità in base a un obiettivo condiviso e perché teneva al di fuori di quell’elaborazione il sacrosanto principio di realtà.
A proposito della delocalizzazione

Personalmente ho presentato 6 emendamenti frutto del lavoro in Commissione, puntualmente bocciati dalla maggioranza.
Una proposta punitiva per le imprese più che propositiva, che banalizza in modo assolutamente irreale la situazione della produzione industriale del nostro paese.