Strappiamo il biotestamento dalle mani della politica
“La legge 219 è un punto di partenza per superare il rischio di rimanere bloccati, e rimanere fermi è sempre una cosa sbagliata.” La tavola rotonda ospitata oggi a palazzo Isimbardi è esattamente questo, per la vicesindaco della Città metropolitana di Milano Arianna Censi, nel corso dell’intervista concessa a Luca Manduca del Centro Studi Berlin89. Cioè affronta il tema dal punto di vista etico e normativo, dando però voce anche alle ragioni che sono portate da coloro che non sentono di condividere questo atto legislativo.
“Un confrontano tra medici, e tra rappresentanti delle Chiese, compiendo un’operazione di assoluto rispetto delle scelte individuali. Io penso che il testamento biologico sia un tema di civiltà, non è solo e tanto un tema di diritti in senso stretto.
Autobus dirottato, più informazioni alle aziende
Come Gruppo regionale del Pd abbiamo depositato subito una risoluzione urgente per invitare la Regione a sollecitare il Governo affinché le autorità preposte siano tenute a trasferire le importanti informazioni sui dipendenti alle compagnie di trasporto pubbliche e private.Questo perché oggi nessuno comunica alle aziende di trasporto se un loro dipendente, dopo l’assunzione, ha problemi con la legge, come nel caso dell’autista del bus dirottato a Crema e fermato dalle forze dell’ordine a Peschiera Borromeo.
E non deve più accadere.
E non deve più accadere.
Il Governo blocca l'impegno dell'UE per la decarbonizzazione
Sono bastati sette giorni al Governo italiano per passare dalle dichiarazioni ambientaliste sulla lotta al cambiamento climatico al voltafaccia di Bruxelles.L'Italia, insieme alla Germania e a pochi altri Paesi dell'est, ha lasciato cadere l'impegno che avevamo votato la settimana scorsa al Parlamento europeo per arrivare 'carbon neutrality' entro il 2050, l'unico modo per rispettare sul serio l'accordo di Parigi sul clima.
In questo modo il governo italiano, guidato da una forza politica come la Lega - Salvini Premier che non ha neanche votato l'accordo di Parigi quando fu approvato dal Parlamento europeo, tradisce un'intera generazione di ragazzi ipotecando il loro futuro.
L’Italia si sta risvegliando
Le bandiere dell’Europa alle finestre? Oggi si comincia e questo è soltanto l’inizio di un percorso per ricordare che l’Europa è la garanzia per il domani dei nostri figli. Però è chiaro che la bandiera blu con le stelle dorate deve stare sempre accanto al tricolore italiano». Sorride Romano Prodi mentre indica la bandiera italiana piegata e ancora incellofanata sulla sua scrivania. «Me l’ha regalata un amico che ha capito lo spirito della mia proposta», rivela l’ex premier che per più di cinque anni ha guidato la Commissione europea e che ancora oggi nel telefonino tiene per suoneria l’Inno alla gioia di Beethoven, l’inno ufficiale dell’Unione. A gennaio il Professore lanciò l’idea di esporre la bandiera europea in occasione del 21 marzo (per la ricorrenza di San Benedetto patrono d’Europa) e oggi in tanti seguiranno il suo esempio.
Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie
C'è un'Italia che si ribella all'indifferenza, all'illegalità, alle mafie e alla corruzione che devasta i beni comuni e ruba la speranza. Un'Italia consapevole che la convivenza civile e pacifica si fonda sulla giustizia sociale, sulla dignità e la libertà di ogni persona.Un'Italia che il 21 marzo si mobilita per ricordare con momenti di lettura, di riflessioni, incontri i 1011 nomi delle vittime innocenti delle mafie in occasione della Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, promossa da Libera e Avviso Pubblico che si svolgerà a Padova e simultaneamente in oltre 4000 luoghi d'Italia.



