Il futuro è di casa a Paderno Dugnano

Dobbiamo tutelare i più fragili.
Molti concittadini con mobilità ridotta sono costretti a superare innumerevoli barriere architettoniche: nel 2019 è assurdo che le persone non possano muoversi liberamente all’interno della nostra città. Insieme, tuteleremo le esigenze dei più fragili rendendo Paderno Dugnano una città aperta e accessibile.
IL FUTURO È PARTECIPAZIONE!
Oggi Paderno Dugnano non possiede luoghi d’aggregazione.
IL FUTURO È PARTECIPAZIONE!
Oggi Paderno Dugnano non possiede luoghi d’aggregazione.
Milano, un modello da imitare

«Una sera di dicembre Giuseppe Sala mi ha detto: “I problemi esistono, e non dico che risolverli sia semplice; ma se i cittadini riusciranno a superare la diffidenza, sono convinto che saremo tutti più felici”. Questa frase mi ha convinto a dedicare un numero speciale a Milano e in qualche modo anche a lui. Al sindaco della mia città».
Così il direttore Alessandro Calascibetta introduce nell’editoriale Style&Milano, spin-off straordinario allegato al nuovo Style, mensile del Corriere della Sera in uscita il 24 aprile. Un fascicolo di 134 pagine dedicato alla città, ai suoi cambiamenti, alle mode e tendenze, ai nuovi locali ma anche alle sue zone meno conosciute, ai cantieri che preparano la Milano di domani.
I Social Network stanno facendo del male alle democrazie

Il giorno dopo il voto sulla Brexit, quando la Gran Bretagna si è svegliata con lo choc di scoprire che stavamo davvero lasciando l’Unione Europea, il mio direttore al quotidiano Observer, mi ha chiesto di tornare nel Galles meridionale, dove sono cresciuta, e scrivere un reportage. E così sono arrivata in una città chiamata Ebbw Vale.
Eccola (mostra la cartina geografica). È nelle valli del Galles meridionale, che è un posto abbastanza speciale. Aveva questa sorta di cultura di classe operaia benestante, ed è celebre per i cori di voci maschili gallesi, il rugby e il carbone.
L’oltraggio degli ultrà alla storia del Paese

Uno striscione è uno striscione, niente di più. Ma anche niente di meno. E uno striscione che alla vigilia della Festa della Liberazione (dall’oppressione nazifascista: una volta era sottinteso, oggi forse non più) inneggia a Benito Mussolini, si tramuta in un oltraggio. Non all’antifascismo, bensì alla storia di un Paese nel quale giusto cent’anni fa videro la luce i Fasci di combattimento da cui derivò la dittatura e tutto ciò che ne conseguì; durante il Ventennio e dopo.
Una provocazione che diventa offesa. Un segnale allarmante, purtroppo non isolato.
Il 25 aprile è lo sguardo su Storia e Futuro

Lo stato di libertà in cui abbiamo la fortuna di vivere non è uno stato di anarchia dove tutto è possibile, tutto è lecito. È lo stato democratico, del rispetto, del civismo, dell'educazione; lo stato costruito sui diritti e sui doveri che ciascun uomo ciascuna donna ha nei confronti di se stesso e sono le istituzioni che devono permetterci di vivere in un mondo equo e giusto.
Abbiamo il dovere di contrastare condannare tutte quelle forme e le manifestazioni in cui la storia viene denigrata.