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Parole allarmati dalla Direzione Investigativa Antimafia su Como

Scritto da Chiara Braga.

Chiara Braga“Le parole riferite a Como, scritte nero su bianco nella relazione sul secondo semestre 2018 della Direzione Investigativa Antimafia non sono nuove. Eppure, tutte le volte, fa un certo effetto prendere coscienza delle sempre più “pesanti” infiltrazioni ‘ndranghetiste nel comasco, del fatto che “per il dinamico tessuto economico-imprenditoriale e la posizione privilegiata nei rapporti commerciali con le province limitrofe e con la Svizzera”, la nostra provincia “ricade inevitabilmente nelle mire delle organizzazioni criminali”. Lo dichiara la deputata comasca Chiara Braga a commento della fotografia delle infiltrazioni della criminalità organizzata contenuta nella relazione consegnata al Governo sull’attività della DIA relativa al secondo semestre 2018.
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Legalità prima di tutto

Scritto da Franco Mirabelli.

Franco Mirabelli
Intervento all’incontro “Legalità prima di tutto” (video).

Dentro le vicende accadute nel varesotto ci sono molte componenti che confermano quanto è emerso dagli approfondimenti che abbiamo fatto nella scorsa Legislatura con la Commissione Parlamentare Antimafia e la collaborazione dell’Università degli Studi di Milano con Nando Dalla Chiesa sulla presenza delle mafie al Nord. Quello che è emerso è contenuto nella Relazione conclusiva dei lavori della Commissione che dice che le mafie - e in particolare la ‘ndrangheta - sono insediate al Nord.
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Milano non dimentica la strage di Via Palestro

Scritto da Il Giorno.

Giuseppe Sala
Articolo pubblicato da Il Giorno.

Milano ha saputo dire "no alla mafia" e ogni giorno "stronca il tentativo delle mafie di recuperare il terreno perduto". Lo fa dal 27 luglio del 1993 quando Cosa Nostra provò a piegare il capoluogo lombardo con un'autobomba in via Palestro. I cinque morti di quella strage di 26 anni fa sono stati ricordati oggi dal sindaco di Milano, Giuseppe Sala, che è tornato a chiedere giustizia per le vittime: "La strage di via Palestro è ancora in gran parte impunita. E' inaccettabile che, malgrado diverse sentenze, esecutori e mandanti non abbiano saldato il loro conto con la giustizia. Milano si domanda come sia possibile non essere riusciti a venire a capo di questa strage. E se la domanda rimane senza risposta noi continueremo a ricordare".
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Pragmatismo ed idealismo insieme per un’Europa democratica

Scritto da Patrizia Toia.

Patrizia Toia
Articolo pubblicato da Il Patto Sociale.

La nuova legislatura europea è iniziata con una scelta difficile per chi lotta per un’Europa sociale: alla presidenza della Commissione europea è stata nominata la tedesca conservatrice Ursula von der Leyen e noi eurodeputati siamo stati chiamati a ratificare la decisione dei Governi. Può essere lei a incarnare quel radicale cambiamento democratico dell’Unione europea che abbiamo promesso ai nostri elettori? E’ lei la persona che sognavamo alla guida dell’esecutivo comunitario?
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I morti in mare e la tesi salviniana del "se la sono cercata"

Scritto da Franco Mirabelli.

Franco MirabelliArticolo pubblicato su Huffington Post.

È certamente un caso se nel giorno dell’approvazione del decreto sicurezza bis arriva la notizia di un naufragio nel Mediterraneo e della morte di 150 persone, tante donne e bambini, vittime dei ritardi e della mancanza di soccorsi.
È un caso ma è anche certamente la conseguenza della politica di chi ha chiuso la missione Sofia che controllava quei tratti di mare e di chi oggi con quel decreto criminalizza tutte le ONG che in questi anni hanno salvato tante vite.
È un caso ma è sparito dall’agenda il tema di come impedire che tanti disperati muoiano in mare.
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