Il Governo giallo-verde è stato dannoso per il Paese, siamo contenti che finisca

Signor Presidente del Consiglio, voglio ringraziarla perché è venuto qui, ha riferito al Parlamento, facendolo discutere su questa crisi; quelli bravi direbbero che ha parlamentarizzato la crisi. Noi pensiamo che questa non fosse una cosa scontata in tempi in cui la politica si vorrebbe esaurire, come abbiamo sentito anche oggi, in un rapporto tra capi, o capitani, e popolo, riducendo le Istituzioni di garanzia e lo stesso Parlamento ad inutili orpelli. Per questo motivo la sua scelta è stata importante; riconosce, dà valore al Parlamento e ristabilisce un principio che in questi mesi è stato messo in discussione più volte; il principio che c'è una democrazia che ha Istituzioni che vanno tutte rispettate e non funziona il tema del rapporto diretto tra il capo e il popolo. Lei ristabilisce un principio fondante della democrazia liberale.
Siamo di fronte a una crisi tragicomica

Il Pd in questa fase si sta muovendo con misura e cautela anche se alcuni fanno finta di non sapere che è stato celebrato un congresso e che Zingaretti è il segretario. Difficile prevedere cosa succederà.
La cosa più ovvia sarebbe che Conte si dimettesse dopo la discussione in Senato.
Triste il Paese che non sa dare speranza ai propri figli

“Non fatevi rubare i sogni, sono il futuro”: il monito di papa Francesco, lanciato nell’agosto scorso, è un «bellissimo titolo», ammette il cardinal Gualtiero Bassetti, che però al Meeting di Rimini ne aggiunge un pezzo. Perché non si sogna da soli: «Statevi accanto, sostenetevi, fatevi compagni di viaggio. Come mi insegnò il cardinal Benelli - ha detto - non c’è bisogno di maestri ma di testimoni che credono in quello che dicono e che, soprattutto, sono disposti a prenderti per mano». Con queste parole, l’arcivescovo di Perugia aggiunge un tassello anche alla pedagogia dell’incontro cui il Meeting di Comunione e liberazione lavora da quarant’anni e lo fa linkando il magistero di Bergoglio all’emergenza culturale (e pastorale) del momento, quella della relazione.
Ci sono persone che affogano in mare

Richard Gere si trovava in vacanza in Toscana quando ha telefonato a Riccardo Gatti, il capo missione della Open Arms al largo di Lampedusa. «Richard mi ha raggiunto - racconta Gatti, - per i migranti a bordo abbiamo acquistato qualcosa da mangiare, visto che il riso era andato a male». Ma ecco Gere, attore celebre che dice «noi» prima di «io»: «Qualcuno ha detto che alla Open Arms lavorano per soldi... La verità è che questi volontari e uomini delle ong sono angeli che si sacrificano per il prossimo».
Richard Gere, cosa l’ha spinta a agire adesso?
Oltre crisi e neoliberismo: rifondare la solidarietà

All’elettore, al padre e alla madre di famiglia, ai giovani che desiderano costruirsi una vita e agli anziani alla ricerca di un po’ di serenità, i giochi di palazzo non interessano per nulla. Insofferenti allo spettacolo triste di questi giorni, non vorrebbero altro che una politica seriamente impegnata a lavorare per creare le condizioni in un futuro che si intravvede, ma che ancora non c’è.
Nella consapevolezza che il bene comune non è mai qualcosa di statico, ma un cammino che si fa insieme.
Nella consapevolezza che il bene comune non è mai qualcosa di statico, ma un cammino che si fa insieme.