Sia solo l'inizio

L’Italia ha bisogno di fiducia e sostituire la cultura dell’odio con la speranza. Il Governo e il ministro Gualtieri stanno varando una manovra economica solida, espansiva e giusta. È un mezzo miracolo, se pensiamo al Paese alla deriva di soli tre mesi fa.
Si è evitato che la valanga dei debiti ereditati di 23 miliardi si trasformasse in un generale aumento dell’Iva. Non era scontato. Senza questa manovra dal 1° gennaio 2020 ogni famiglia avrebbe speso mediamente circa 540 euro in più all’anno. Sarebbe stato un dramma per i consumi, a scapito dei cittadini e delle nostre imprese, già in difficoltà.
Commemorazione delle piccole vittime di Gorla

Dalla Lombardia parte la battaglia contro le mafie

Le mafie al Nord: pericolosità e danni economici e sociali

Il problema delle mafie al Nord è molto esteso e molto preoccupante.
Le mafie in Italia ci sono, sono diverse organizzazioni e, in questa fase, è la ‘ndrangheta a fare un po’ da capofila.
La ‘ndrangheta ha avuto una grande capacità di cambiare e di adeguarsi ai tempi e questo le ha consentito di diventare un’organizzazione molto forte.
Nella scorsa Legislatura, anche grazie alla consulenza di Nando Dalla Chiesa, in Commissione Parlamentare Antimafia abbiamo detto che bisognava capire cos’era questo fenomeno.
Con i diktat il Governo muore

Intervista del Messaggero.
Ministro Franceschini, avete celebrato la legge di bilancio come una svolta. Ma pur avendo sterilizzato l’aumento di 23 miliardi dell’Iva, ne avete messi 8 di nuove tasse. Crede davvero che la manovra sia espansiva?
«Sì, tenendo presente lo stato delle cose. Intanto non sono 8 miliardi di nuove tasse e poi si è dimenticato, in una sorta di rimozione collettiva, che questa manovra era stata dipinta come un ostacolo insormontabile. Prima, quando c’era il governo giallo-verde, per mesi si è detto che non sarebbero mai riusciti a fare una legge di bilancio con 23 miliardi di clausola di salvaguardia dell’Iva e che Salvini avrebbe fatto cadere il governo solo per evitare una manovra impossibile, cosa che tra l’altro ha fatto.