A proposito del Referendum di settembre
Mi sono battuto per una riforma costituzionale che prevedeva l’abolizione di una delle Camere.
Vedevo dei rischi in questa nuova riforma, come i miei colleghi e per questo abbiamo votato contro. Quando è stata approvata c’era un’altra maggioranza e questa non è una cosa che non conta. Quella maggioranza rischiava di caricare davvero il referendum soltanto di una vena populista.
Oggi c’è una maggioranza che, accanto alla riduzione dei parlamentari, ha fatto la scelta di introdurre una serie di correttivi e non è soltanto la legge elettorale, che comunque faremo e insistiamo affinché si faccia prima della data del referendum.
Perseverare Diabolicum

Alla luce della preoccupante progressione dei contagi nella nostra Regione, degli appelli dei medici, dell'assenza di contact tracing negli aeroporti lombardi, delle notizie via stampa della soppressione di alcuni punti mobili di tracciamento e della percezione di un certo rilassamento da parte della giunta lombarda, abbiamo ritenuto necessario, come Dipartimento Salute PD Metropolitano, far pervenire a tutti i livelli del partito e al nostro gruppo regionale, una comunicazione di allertamento e invito ad attivare tutte le misure atte a non favorire il diffondersi del contagio e il reiterarsi di situazioni che ci hanno portato ad essere la regione maggiormente colpita dal virus (uno su tutti l'esposizione a rischio delle strutture ospedaliere).
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Quanto tempo ci mette la Regione a far partire l’esecuzione dei tamponi negli aeroporti lombardi?

Non avere paura del futuro

Può vivere un Paese, in tempi così carichi di minacce, senza grandi progetti, senza una visione che accenda i cuori e la mente delle persone, che restituisca fiducia?
Può vivere un Paese, in tempi così carichi di minacce, senza grandi progetti, senza una visione che accenda i cuori e la mente delle persone, che restituisca fiducia nel futuro individuale e collettivo? Non è una domanda retorica, né un quesito al quale si possa rispondere con sufficienza. Non sono tempi per furbi, questi. Alla fine torna impietoso un interrogativo, un interrogativo fondamentale: cosa è il potere? È un fine o un mezzo? Si governa solamente per continuare a farlo o per prendere quelle decisioni, popolari o no, che corrispondono all’interesse della nazione?
Siamo vicini ai giovani

«Alcuni giorni prima di lasciare la presidenza della Banca centrale europea lo scorso anno, ho avuto il privilegio di rivolgermi agli studenti e ai professori dell'Università Cattolica a Milano. Lo scopo della mia esposizione in quell'occasione era cercare di descrivere quelle che considero le tre qualità indispensabili a coloro che sono in posizioni di potere: la conoscenza per cui le decisioni sono basate sui fatti, non soltanto sulle convinzioni; il coraggio che richiedono le decisioni specialmente quando non si conoscono con certezza tutte le loro conseguenze, poiché l’inazione ha essa stessa conseguenze e non esonera dalla responsabilità; l’umiltà di capire che il potere che hanno è stato affidato loro non per un uso arbitrario, ma per raggiungere gli obiettivi che il legislatore ha loro assegnato nell’ambito di un preciso mandato».