
Legge regionale antimafia
Intervento di Franco Mirabelli all'incontro “Legge regionale antimafia. Proposte di modifica” (video).
Ringrazio per la presenza all’incontro anche il nuovo coordinatore del PD del Municipio 9, Mario Bianco, e l’Assessore Marco Granelli, per il lavoro che il Comune di Milano svolge sui temi della lotta alle mafie, soprattutto con le verifiche delle centrali appaltanti. Quella del Comune di Milano, infatti, è un’esperienza assolutamente esemplare.
La vicenda della Commissione Antimafia in Regione Lombardia è stata sempre molto complicata. Riuscimmo a istituire la Commissione Antimafia in Consiglio Regionale solo dopo che esplose lo scandalo di Zambetti e il suo arresto per l’apporto della ‘ndrangheta sui voti, nel 2013, l’ultimo anno della Consiliatura di Formigoni, prima dello scioglimento per mafia; nonostante da tempo lo chiedevamo, in quanto già prima di arrivare allo scioglimento del Consiglio, c’era una situazione inaccettabile.
Ringrazio per la presenza all’incontro anche il nuovo coordinatore del PD del Municipio 9, Mario Bianco, e l’Assessore Marco Granelli, per il lavoro che il Comune di Milano svolge sui temi della lotta alle mafie, soprattutto con le verifiche delle centrali appaltanti. Quella del Comune di Milano, infatti, è un’esperienza assolutamente esemplare.
La vicenda della Commissione Antimafia in Regione Lombardia è stata sempre molto complicata. Riuscimmo a istituire la Commissione Antimafia in Consiglio Regionale solo dopo che esplose lo scandalo di Zambetti e il suo arresto per l’apporto della ‘ndrangheta sui voti, nel 2013, l’ultimo anno della Consiliatura di Formigoni, prima dello scioglimento per mafia; nonostante da tempo lo chiedevamo, in quanto già prima di arrivare allo scioglimento del Consiglio, c’era una situazione inaccettabile.

La Lombardia avvia un percorso condiviso su endometriosi
Regione Lombardia punta i riflettori sull'endometriosi, malattia cronica, silenziosa, invalidante e con una forte ricaduta sociale che colpisce tre milioni di donne italiane (160 mila in Regione). Nell'ambito del mese dedicato alla consapevolezza su questa malattia, si è infatti svolto oggi a Palazzo Pirelli un seminario intitolato 'Endometriosi: un percorso condiviso'.

Francia: sono in gioco i valori europei e democratici
"Rien n'est joué, rien n'est gagné. Nulla è perso, nulla è vinto. Dopo il primo turno delle elezioni presidenziali francesi le parole del Presidente Macron riassumono bene la situazione, che valgono per la Francia, ma anche per tutta l'Europa e per le nostre democrazie: la partita contro il populismo sovranista è ancora tutta da giocare. Chi si era illuso che il sovranismo fosse finito con la figuraccia di Salvini in Polonia, dove gli è stata rinfacciata la sua maglietta con la faccia di Putin, deve ricredersi". Così in una nota Patrizia Toia, europarlamentare del Partito democratico.

Il problema di Milano è molto serio lo porteremo in Parlamento
Intervista di Repubblica a Franco Mirabelli.
Che cosa significhi pilotare una città come Milano, lui che è stato segretario provinciale dei Ds e consigliere regionale, lo sa bene. Ed ecco perché ieri Franco Mirabelli, ora parlamentare del Partito Democratico, era nell'aula di Palazzo Marino ad ascoltare il dibattito sul bilancio.
Senatore, il sindaco Beppe Sala è stato durissimo con il governo. È d'accordo con quanto ha detto?
«Condivido i temi che ha posto, rendendo la drammaticità della situazione con quella frase in cui ha pronunciato la parola "sfiducia". Ha voluto sottolineare il fatto che siamo di fronte ad una situazione non ordinaria, ma ad un problema molto serio. La ripartenza di Milano e della sua Città metropolitana è decisiva per la ripresa di tutto il Paese, il governo deve assolutamente garantire una risposta alle questioni che ha posto il sindaco. Anche perché non si può costringere Milano a ridurre la spesa sociale ed educativa compromettendo i servizi essenziali che hanno una ricaduta sulle famiglie e sulle persone fragili».
Che cosa significhi pilotare una città come Milano, lui che è stato segretario provinciale dei Ds e consigliere regionale, lo sa bene. Ed ecco perché ieri Franco Mirabelli, ora parlamentare del Partito Democratico, era nell'aula di Palazzo Marino ad ascoltare il dibattito sul bilancio.
Senatore, il sindaco Beppe Sala è stato durissimo con il governo. È d'accordo con quanto ha detto?
«Condivido i temi che ha posto, rendendo la drammaticità della situazione con quella frase in cui ha pronunciato la parola "sfiducia". Ha voluto sottolineare il fatto che siamo di fronte ad una situazione non ordinaria, ma ad un problema molto serio. La ripartenza di Milano e della sua Città metropolitana è decisiva per la ripresa di tutto il Paese, il governo deve assolutamente garantire una risposta alle questioni che ha posto il sindaco. Anche perché non si può costringere Milano a ridurre la spesa sociale ed educativa compromettendo i servizi essenziali che hanno una ricaduta sulle famiglie e sulle persone fragili».

Non voglio tagliare diritti e tutele
Intervista di La Stampa a Giuseppe Sala.
"In questo momento io mi sto agitando, anche con il mio governo, perché siamo in una situazione, con l'inflazione che viaggia verso il 10%, in cui i tassi di interesse saliranno. E quando i tassi d'interessi sono alti chi è ricco diventa ancora più ricco, chi è povero diventa ancora più povero e chi è povero e indebitato crolla. In questo momento io non voglio tagliare diritti e tutele alla fascia più debole della mia popolazione. Per questo mi agito". Lo afferma il sindaco di Milano Giuseppe Sala in un'intervista pubblicata su La Stampa, spiegando la sua dura presa di posizione contro l'esecutivo durante il consiglio comunale di lunedì dedicato al bilancio preventivo. "Non è che io non abbia più fiducia in assoluto nel premier. Mi riferivo a una questione in particolare. Con Draghi lunedì ci siamo scambiati anche un paio di messaggi", ha aggiunto il sindaco.
"In questo momento io mi sto agitando, anche con il mio governo, perché siamo in una situazione, con l'inflazione che viaggia verso il 10%, in cui i tassi di interesse saliranno. E quando i tassi d'interessi sono alti chi è ricco diventa ancora più ricco, chi è povero diventa ancora più povero e chi è povero e indebitato crolla. In questo momento io non voglio tagliare diritti e tutele alla fascia più debole della mia popolazione. Per questo mi agito". Lo afferma il sindaco di Milano Giuseppe Sala in un'intervista pubblicata su La Stampa, spiegando la sua dura presa di posizione contro l'esecutivo durante il consiglio comunale di lunedì dedicato al bilancio preventivo. "Non è che io non abbia più fiducia in assoluto nel premier. Mi riferivo a una questione in particolare. Con Draghi lunedì ci siamo scambiati anche un paio di messaggi", ha aggiunto il sindaco.