L'iter della Legge Zan in Senato

Il bilancio per noi è positivo, per quanto può essere positivo un bilancio a inizio di discussione. Siamo riusciti finalmente a portare in Aula un provvedimento che si è tentato per 8 mesi di insabbiare; che il Presidente di Commissione ha cercato di affossare con una serie di escamotage regolamentari e con una serie infinita di audizioni.
Sono 8 mesi che quel testo è arrivato dalla Camera, in cui era stato approvato, e non avevamo neanche cominciato la discussione generale in Commissione.
Abbiamo deciso di insistere e abbiamo votato per portarlo in Aula durante una riunione dei capigruppo.
Ambizioso il piano europeo sul Clima

Per la Sanità territoriale pubblica

Accantonato il progetto di abbattimento degli Ospedali San Carlo e San Paolo. Ora chiediamo che siano ristrutturati secondo gli standard più moderni, lo consentono le nuove tecnologie. E che siano finalmente potenziati e migliorati i servizi per la salute sul territorio.
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Il Green pass è la strada giusta

La nostra è una democrazia dove le persone possono scegliere.
Se scegli di non proteggerti dal virus, sei libero di farlo. Non ci sono obblighi. Ma scegliendo quello, devi rinunciare ad altro, perché scegliendo di non proteggere te stesso, metti a rischio la vita degli altri.
Per questo credo che il Green Pass per i locali al chiuso sia la strada giusta. eccezion fatta per persone che con patologie e comprovate controindicazioni mediche il vaccino potrebbe essere pericoloso.
Cosa c’entra il Ddl Zan con i bambini?

Otto mesi dopo il voto della Camera, il ddl Zan approda oggi in Senato. Senza un accordo tra le forze della maggioranza si rischia però un ulteriore e forse definitivo rinvio; quali sono gli umori a poche ore dalla discussione?
“Innanzitutto questo ddl è arrivato in aula solo perché abbiamo insistito affinché potesse arrivarci, bypassando una Commissione in cui il presidente Ostellari ha rallentato in ogni modo il disegno di legge approvato alla Camera. Ora si va in aula e credo francamente che ognuno sarà nelle condizioni di esprimersi ed assumersi la propria responsabilità, anche perché parliamo di una legge che serve a proteggere delle persone fragili, spesso discriminate per le loro scelte di vita o semplicemente per la loro natura”.