Ritratto di Piersanti Mattarella
Articolo pubblicato da ReportOnline.
Il 6 gennaio 1980 Piersanti Mattarella, Presidente della Regione Siciliana, venne ammazzato mentre, a bordo della sua vettura, si stava dirigendo a messa con la famiglia.
Piersanti era in macchina con sua moglie, i due figli e la suocera; all'improvviso un killer si avvicinò alla sua vettura e lo uccise con otto pallottole. Siamo a Palermo, in Viale della Libertà, luogo dove poi è stata affissa una targa di commemorazione della vittima.
Dopo diverse indagini, che avevano inizialmente identificato come responsabili alcuni appartenenti all'estrema destra collusi con la mafia, sono stati rintracciati gli autori del delitto, anche se il sicario, cioè colui che ha commesso materialmente l'omicidio, non è stato mai identificato.
Piersanti Mattarella fu assassinato perché, durante la conferenza regionale dell'agricoltura, svoltasi nel febbraio del 1979, diede ragione a Pio La Torre, politico e sindacalista ucciso dalla mafia il 30 aprile 1982, che in quella sede aveva denunciato la corruzione e il malcostume che si annidavano all'interno dell'Assessorato dell'Agricoltura.




Dove vogliono andare? Sulla riforma più importante della legislatura Forza Italia e NCD - che hanno presentato un progetto di legge di riforma della sanità che si aggiunge e, nei fatti, si contrappone a quello approvato (senza il voto di NCD) dalla giunta regionale il 16 gennaio - stanno conducendo una guerra di logoramento allo stesso Maroni. La proposta di legge di Mantovani e colleghi è in contrasto con quella approvata dalla Giunta su punti qualificanti, a partire dal rapporto tra pubblico e privato, dall’invadenza della politica nelle nomine in sanità e dal silenzio sull’assessorato unico del welfare. Sono passi indietro significativi su cui Maroni dovrebbe dire come la pensa. Al momento è una vera Babele.
In Europa condividiamo il 100% dei rischi, economici e politici, già da molto prima di creare la moneta unica. Per questo la pressione della Germania sulla Banca centrale europea affinché limiti la condivisione dei rischi del Quantiative Easing al 20% rivela l'illusione e la menzogna che circola da anni e in particolar modo dall'inizio della crisi dell'euro: quella di poter navigare tra le tempeste di un mondo globalizzato con le barchette degli Stati nazione, separati e autosufficienti.