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Un nuovo Presidente, una nuova fase

Scritto da Lorenzo Gaiani.

Lorenzo GaianiArticolo pubblicato dal Giornale dei Lavoratori
L’elezione di Sergio Mattarella alla Presidenza della Repubblica alla quarta votazione è un’ottima notizia: in primo luogo perché colma immediatamente il vuoto istituzionale creato dalle annunciate dimissioni di Giorgio Napolitano, secondariamente per la qualità ed i meriti dell’eletto, che in questa fase storica è forse il miglior Presidente che l’Italia potesse avere. La storia personale di Mattarella è nota, ed affonda le sue radici nelle vicende politiche siciliane e nazionali degli ultimi settant’anni, a partire da quelle del padre Bernardo, uno dei fondatori della Democrazia Cristiana in Sicilia, antifascista dichiarato e nemico delle idee separatiste che serpeggiavano nell’isola alla fine dell’ultima guerra mondiale. Più volte ministro, Bernardo Mattarella venne accusato di collusioni con la mafia, accuse mai provate e che peraltro provocarono un processo per diffamazione contro il noto sociologo e pedagogista Danilo Dolci, che venne condannato.

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I Cattolici Democratici in Italia

Scritto da Giuseppe Delfrate di Chiari.

Sergio MattarellaL’elezione, con ampio consenso, di Sergio Mattarella a Presidente della Repubblica italiana costituisce un punto di consolidamento istituzionale dell’Italia democratica; e questo ha un profondo significato perché avviene a seguito della caduta di credibilità nel ruolo della politica ed il lungo travaglio che ne è seguito dopo la disfatta dei partiti che storicamente hanno elaborato la nostra Carta Costituzionale.
Questa occasione, che ha fatto riemergere la biografia e l’impegno nelle Istituzioni del dottor Sergio Mattarella, mi porta pure a ricordare la preziosa testimonianza che hanno storicamente svolto i Cattolici democratici in Italia, di cui la Famiglia Mattarella è stata una significativa espressione in Sicilia.

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Diario di un'elezione

Scritto da Emilia De Biasi.

Emilia De BiasiEcco il percorso che, passo dopo passo, ci ha portato all'elezione di Sergio Mattarella come dodicesimo Presidente della Repubblica Italiana. Visto dai miei occhi.

Giovedì 29 gennaio.
Ed ecco il grande giorno. E naturalmente a Roma piove, dopo freddissime giornate di sole. Ma come, proprio oggi? Oggi che il nome condiviso innanzitutto dal Pd e speriamo non solo dal Pd, il nome di Sergio Mattarella illumina di nuove speranze un'elezione che mai e poi mai dovrà ripetere lo scempio dei 101!
Speriamo porti bene.
Il teatro in cui si svolge la riunione dei grandi elettori del PD è pieno zeppo. Fa un caldo insopportabile, ma gli animi sono lieti. E' come se ci fosse un unico respiro di sollievo collettivo che prorompe in un grande applauso a Giorgio Napolitano, e in un voto, stavolta si è votato, all'unanimità per Sergio Mattarella candidato unico del PD. Tutti umidi camminiamo sotto la pioggia alla volta della Camera per il primo voto, indicazione scheda bianca.

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Mattarella Presidente

Scritto da Associazione Democratici per Milano.

Sergio MattarellaSergio Mattarella, 73 anni, giudice della Corte costituzionale, è stato eletto Presidente della Repubblica con 665 voti.
Video dell'elezione»
Ritratto di Mattarella»

Qui di seguito riportiamo i commenti di Piero Fassino, Patrizia Toia, Emanuele Fiano, Franco Mirabelli, Emilia De Biasi, Ezio Casati, Lorenzo Gaiani:

Piero Fassino (Sindaco di Torino e Presidente ANCI): "Raccogliendo i 2/3 dei voti del Parlamento, il Presidente Mattarella si è confermato personalità in grado di rappresentare l'intero Paese e raccogliere le speranze degli italiani. Al nuovo Presidente i migliori auguri di tutti i sindaci italiani, certi che in lui avranno un interlocutore sensibile e attento al ruolo degli enti locali nella vita del Paese".

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Riforme, Presidente della Repubblica e Nazareno

Scritto da Franco Mirabelli.

Franco MirabelliOggi comincia una settimana tanto importante per il Governo, per le riforme ma, soprattutto, per il Paese: tra oggi e domani approveremo la nuova legge elettorale e da giovedì cominceremo a votare per l'elezione del nuovo Presidente della Repubblica.
Sono due passaggi decisivi per dare nuovo impulso alla stagione di riforme indispensabili per l'Italia che abbiamo avviato e ci siamo impegnati a concretizzare. La legge elettorale garantisce ai cittadini di conoscere la sera del voto (al primo o, se nessuno raggiungerà il 40% dei voti, al secondo turno) chi ha vinto le elezioni e sarà messo nelle condizioni di governare, contando sulla maggioranza dei seggi in Parlamento. Contrariamente a come era stato votato alla Camera dei Deputati, la legge che approveremo al Senato consente alle forze che superano il 3% di essere rappresentate in Parlamento, attribuisce il premio di maggioranza alle liste e non alle coalizioni (per evitare coalizioni troppo eterogenee) e chiude definitivamente la stagione delle liste bloccate.

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