Pisapia, Milano e la città metropolitana
L'allarme lanciato oggi dal sindaco Pisapia sulla necessità di interventi per il futuro delle città metropolitane per via dei debiti che si trovano ad ereditare troverà in noi parlamentari milanesi del Partito democratico una risposta politica rapida ed incisiva. Ci faremo tramite con il Governo perché questo appello non rimanga inascoltato e perché l'attuazione delle città metropolitane prevista da una legge di questo parlamento possa attuarsi con tutte le risorse necessarie.Città metropolitana: risparmiati 18 milioni
Il Consiglio della Città metropolitana di Milano ha approvato la delibera che riduce il costo (30% della spesa finanziaria) del personale nel rispetto dell’obbligo, entro il 30 marzo 2015. Questo consente un risparmio di 18 milioni di euro, a partire dal biennio 2016, e ridefinisce a 43 milioni di euro il valore attuale della spesa del personale.Va sottolineato che non sarà necessario ricorrere a liste di mobilità, perché i pensionamenti e i prepensionamenti, programmati entro la fine del 2016, sono sufficienti a raggiungere il vincolo di spesa. A questi vanno aggiunti i dipendenti che si occupano di quelle competenze non più in carico alla Città metropolitana. Si tratta dei compiti di vigilanza e polizia locale, servizio per l’impiego, agricoltura, caccia e pesca.
Come Consigliera metropolitana con delega alle Risorse umane sono felice di dichiarare che il risultato è stato raggiunto grazie al contributo di tutti.
La 'ndrangheta nel mantovano
Le vicende che sono accedute a Mantova raccontano di professionisti, scambi di favori, scambi di interessi che condizionano la vita dell’economia legale su questi territori.
L'insegnamento dei giusti
Il magistrato Rocco Chinnici, gli uomini e le donne della Guardia Costiera, l'eritrea Alganesh Fessaha, l'ex sindaco turco di Aleppo Mehmet Gelal Bey, l’avvocatessa siriana Razan Zaitouneh,il giovane pacifista siriano Ghayath Mattar. Sono questi i sei "giusti" cui è stato dedicato un cippo nella cerimonia promossa dal Sindaco Pisapia e da Gabriele Nissim di Gariwo.Sei storie grandissime di cui molte vengono da Paesi in cui sono in corso durissimi conflitti e noi crediamo siano destinati alla perenne dittatura, invece ci dimostrano che anche in quei luoghi ci sono tante testimonianze di persone che resistono e lottano senza odio.
Sul riconoscimento della Palestina
Intervista a Emanuele Fiano di Laura Cesaretti pubblicata da Il Giornale
Emanuele Fiano, parlamentare del Pd ed ebreo milanese, è nonostante tutto soddisfatto del compromesso un po` pasticciato che si è raggiunto ieri a Montecitorio con le due diverse mozioni di maggioranza sul Medio Oriente. Mozioni in cui, sottolinea, «il riconoscimento diretto dello stato di Palestina, che ora sarebbe stato un errore, non c`è».
Onorevole Fiano, il suo capogruppo Roberto Speranza però ha twittato il contrario: dice che è stato approvato il riconoscimento. Come la mettiamo?
«È colpa dei 140 caratteri di Twitter, mettiamola così. Speranza non poteva precisare che il riconoscimento e la linea dei due popoli-due Stati è l`obiettivo che abbiamo tutti, ma solo a valle di un mutuo riconoscimento tra palestinesi ed israeliani. D`altronde, se ci fosse stato, io non avrei potuto condividere la mozione del mio partito».



