Se venisse confermata l'offerta di Enel per Metroweb al doppio del prezzo a cui il Comune ai tempi della destra l'ha svenduta ai privati, sarebbe certificata l'ennesima beffa per i milanesi. Una storia iniziata male proprio ai tempi di Parisi direttore generale e Albertini sindaco, come oggi ipotizza "La Repubblica". Togliere risorse ai cittadini milanesi per far guadagnare i privati. E' questa la filosofia del cambiamento? Parisi ci racconti come andò, altrimenti dovremmo dedurne che con la trasparenza non va d'accordo. Il 19 giugno Milano boccerà di nuovo questo modo vecchio di fare politica.
Dopo i risultati del primo turno alle amministrative, in attesa dei ballottaggi, ho letto molto, ho ascoltato tante persone ed ho riflettuto sul risultato elettorale e sulle prospettive future, innanzitutto del Paese e poi del mio partito, il Partito Democratico. Sono contento del risultato? No assolutamente no.
Non ritengo corretti però i “de profundis”, a volte cantati e a volte sperati dentro e fuori il PD, nè condivido chi dice è andata malissimo o male. Partiamo dal dato elettorale di Milano.
Intervista di Lorenzo Iuliano pubblicata da Il Mattino
«Questo primo turno si è concluso secondo le migliori aspettative, ma sulla città di Caserta il PD ha ancora molto da lavorare. Va strutturato un partito che sappia assumersi la responsabilità delle proprie scelte e allargare il consenso, solo così possiamo risalire dall’11,4% registrato nel capoluogo. Serve tempo, ma quando sono arrivato le varie correnti nemmeno si parlavano tra loro». Il senatore Franco Mirabelli, commissario provinciale del PD a Caserta, analizza il voto come un chirurgo selezionando e separando le difficoltà di un partito in crisi di consensi dalle positività registrate nei sei Comuni al voto con più di 15mila abitanti.
Presidente Renzi, partiamo dai fischi di oggi. È finita la sua luna di miele con il Paese?
«Non vorrei deluderla troppo. Ma io ho preso i fischi dal primo giorno e continuerò a prenderli, mettendo la faccia ovunque. Nella campagna delle Europee 2014, quelle del mitico 41%, ho fatto comizi interi da Palermo a Napoli fino a piazza della Signoria nella mia Firenze dove c’erano centinaia di fischietti, striscioni e contestazioni. E governavamo da due mesi appena, altro che luna di miele.