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Festa della Liberazione a Milano

Scritto da Il Giorno.

Milano
Articolo del Giorno.

Festa della Liberazione alle porte: mercoledì 25 aprile 2018 si svolge a Milano il tradizionale corteo. Si parte alle 14.30 da corso Venezia (angolo via Palestro) per raggiungere, percorrendo le vie del centro, piazza del Duomo. Alle 15.30, sul palco allestito in piazza del Duomo, si alternano gli interventi del sindaco di Milano Giuseppe Sala, del segretario della Cgil Susanna Camusso, del presidente di Libera don Luigi Ciotti e della presidente nazionale di Anpi Carla Nespolo. Per l'occasione viene anche trasmessa una video-intervista alla senatrice a vita Liliana Segre, sopravvissuta alla Shoah.
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Negare alibi a chi propone revisionismi

Scritto da Roberta Pinotti.

Roberta Pinotti Bisogna guardare più dettagliatamente alla storia per "negare ogni alibi a chi, con slealtà, sfrutta ogni incertezza per proporre revisionismi o ripensamenti. Non sono fatti lontani, quelli compresi fra l'Otto Settembre 1943 e il Venticinque Aprile 1945. Sono le radici dell'Italia di oggi e le fondamenta della nostra democrazia costituzionale". Non tutto è risolto e non tutte le conquiste, così duramente pagate, sono definitivamente al sicuro". Lo ha detto il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, nel suo intervento al Quirinale in occasione del 73/o anniversario della Liberazione. "Ci inquietano - ha osservato Pinotti - i richiami, troppo frequenti, ai simboli di regimi nefandi, o la fascinazione per i moderni autoritarismi, che non possono essere confusi con forme più efficienti di democrazia, ma sono al contrario inganni per svuotare la democrazia di ogni valore e significato autentico".
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Quel 25 aprile, io ignara in un lager

Scritto da Liliana Segre.

Liliana Segre
Intervista del Giorno.

«Il mio 25 aprile 1945? Ero ancora prigioniera nel campo di Malchow, nel nord della Germania. Mancava una settimana alla mia liberazione ma io non lo sapevo, ero una che poteva morire da un momento all’altro, completamente ignara di tutto quello che di importante stava succedendo in Europa e nella mia amata Milano, città dalla quale sono stata deportata». Liliana Segre, 88 anni, sopravvissuta all’Olocausto, nominata a gennaio senatrice a vita dal presidente Mattarella, oggi «parla» da piazza Duomo ai milanesi con un videomessaggio di 4 minuti, dopo l’intervento del sindaco Sala.
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Per il Pd si apre un’altra partita

Scritto da Piero Fassino.

Piero Fassino"C'è un mutamento di scenario. Le parole di Di Maio certificano l'esaurimento di ogni ulteriore ipotesi di accordo con la Lega e la possibilità di aprire un confronto per vedere se ci siano le condizioni per una intesa con il Pd". Lo ha detto Piero Fassino a Zapping su Radio 1 Rai. "Io penso che noi siamo stati molto lineari perché all'indomani del voto abbiamo riconosciuto a M5s e centrodestra il diritto a verificare se ci fosse una coalizione in grado di dar vita a un governo. Dopo 50 giorni il tentativo è abortito e oggi è definitivamente esaurito e dobbiamo giocare una partita nuova. Si è aperto uno scenario che va verificato in cui è possibile che noi si concorra a trovare una soluzione", ha aggiunto Fassino. "Tutte le nostre decisioni le prenderemo in direzione, coinvolgendo la nostra gente, però l'unica cosa che non si può fare è arroccarsi in un rifiuto pregiudiziale. Se dal confronto che si svilupperà, emergerà che le condizioni non ci sono ne prenderemo atto".
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L'ora della verità

Scritto da Marina Sereni.

Marina SereniCon l’incarico esplorativo affidato al Presidente della Camera Fico, il Capo dello Stato, preso atto che non si sono create le condizioni per un accordo tra la prima coalizione (di centrodestra) e il primo partito, ha indicato la necessità di verificare se esista invece la possibilità di un’intesa programmatica tra la prima e la seconda forza politica italiane, M5S e Pd.
In altre parole il Presidente Mattarella sta portando per mano i partiti per valutare gli spazi di un governo politico che tenga conto comunque del risultato elettorale. Un esercizio inevitabile di trasparenza per mettere ciascuno di fronte alle proprie responsabilità.
Nessuno potrà attribuire alla volontà del Quirinale il fatto che alcune ipotesi di maggioranza si siano rivelate impraticabili, fin qui nella fattispecie Centro-destra/M5S e anche M5S/Lega.
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