Il condono per i produttori delle sigarette elettroniche
Noi voteremo a favore dell’emendamento 8.8 al Decreto Fiscale perché pensiamo che possa porre rimedio a una delle ingiustizie più eclatanti che sono contenute in questo decreto.
I produttori delle cosiddette sigarette elettroniche devono allo Stato 177 milioni di euro di tasse e questo dato è stato confermato da una sentenza del TAR e da un successivo intervento della Corte Costituzionale.
Nell’articolato del Decreto Fiscale, invece, si dice che queste aziende, anziché versare il dovuto allo Stato l’avranno condonato.
La logica di chi mal sopporta gli elementi fondamentali della democrazia

Intervento alla Camera dei Deputati in dichiarazione di voto per il PD sul decreto sicurezza.
Signori rappresentanti del Governo, Ministro Salvini, voi chiedete qui, oggi, la terza fiducia a questo Parlamento per il vostro Governo. Lo fate in assenza di una qualsiasi motivazione logica, in assenza di un atteggiamento ostruzionistico delle opposizioni e, perlomeno, di questa parte delle opposizioni - e ho molto apprezzato le parole del collega di Forza Italia che ha cercato di spiegare come mai non riescono a votare a favore di questo decreto -, della nostra opposizione che ha ritirato 180 emendamenti in Commissione, che ha proposto di ridurli per l'Aula, che ha proposto di lavorare sabato e domenica scorsa per permettere uno spazio di discussione sul merito del provvedimento, che non ha mai avuto atteggiamenti ostruzionistici né nell'Aula né in Commissione su questo provvedimento.
Non mancare mai

Assemblee, riunioni, incontri iniziative. E ne ho pure organizzate tante. Perchè come viene detto in un film, anzi, uno dei “miei” film, “La politica è bella”.
Ma cosa rende quest’esperienza diversa, per te e soprattutto per chi ti circonda? Cosa ti fa fare quel salto in più?
Le proposte? Certo. Dare una risposta al tuo elettorato? Anche. Ma c’è qualcosa in più.
Se dici di portare avanti un progetto politico devi incarnarlo, nel senso più vero del termine. Nel senso fisico.
Ho deciso, torno in piazza
Il mondo del lavoro ha bisogno di risposte non di dubbi e continui tentennamenti , ha bisogno di tempi certi e non di continui rinvii nelle decisioni.
Ci vado in piazza, vado per partecipare e vado per ascoltare, resto fedele e sempre più convinto della mia idea politica e dell’appartenenza al mio partito.
Siamo sicuri di questo decreto sicurezza?

Il “Decreto Sicurezza” è passato con il voto di fiducia al Senato mentre alla Camera dei Deputati la discussione è in corso. Su questo tema sta circolando molta propaganda per cui vorrei fare alcune considerazioni per specificare meglio di cosa si tratta.
Di norme che renderanno più sicura la vita dei cittadini all’interno del provvedimento, in realtà, non ce ne sono.
Il decreto è un manifesto con cui la Lega vuole dire agli italiani che garantirà loro maggiore sicurezza in forza del fatto che con quella legge si renderà la vita durissima per gli immigrati. Per questo, si mettono in campo una serie di norme in cui non ci sono molte distinzioni e sono tutte finalizzate a mandare un unico messaggio: in questo Paese non vogliamo immigrati.