L’Europa non è un nemico

È un bene che il governo italiano abbia aperto (finalmente) un dialogo costruttivo con la Commissione europea sulla legge di bilancio 2019. È un bene che il negoziato con la Commissione persegua (finalmente) l’obiettivo di evitare l’attivazione della procedura d’infrazione (per debito, oltre che per deficit, eccessivi) nei confronti del nostro Paese. È un bene che i due principali leader del governo italiano abbiano deciso (finalmente) di ascoltare il mondo produttivo del Paese (come testimonia la lettera del ministro dello Sviluppo economico inviata ieri a questo giornale). Tuttavia, è bene anche comprendere le ragioni che hanno condotto all’isolamento dell’Italia in Europa, oltre che del governo nel mondo economico, se si vuole prevenire un nuovo isolamento.
Agli italiani l’Europa piace più di un anno fa

Gli italiani che giudicano positivamente l’appartenenza del loro paese all’Unione europea sono molti di più rispetto a un anno fa. A rilevarlo è Eurobarometro, il sondaggio commissionato dal Parlamento europeo, che attesta la percentuale di gradimento al 64%, quindici punti in più rispetto al sondaggio del novembre 2017.
A due italiani su tre piace stare nell’Unione europea, un dato ancor più impressionante se confrontato con la rilevazione che Kantar Public - la società di consulenza che si occupa di tastare il polso ai cittadini europei per conto dell’organo legislativo continentale - aveva pubblicato appena due mesi fa e che dava la popolarità dell’Ue in Italia attorno al 42%, addirittura 22 punti più giù rispetto ai livelli odierni.
L'impegno politico, i viaggi e le passioni culturali

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COP24 Katowice 2018

Nel weekend scorso ho partecipato a Cracovia, in rappresentanza della Camera dei Deputati, al meeting dei Parlamenti nazionali in vista della COP24: un’occasione preziosa di confronto e dialogo con altri legislatori provenienti da tutto il mondo per condividere l’impegno a sollecitare i Governi dei rispettivi Paesi ad agire per proteggere il clima.
Contro i tagli all'Università di Pavia

“L'Università di Pavia, con i suoi collegi e con tutti i servizi a disposizione degli studenti, rappresenta una vera eccellenza nazionale - attacca Villani -. L'ateneo attrae studenti da ogni parte del Paese e garantisce loro un'offerta che va a vantaggio soprattutto di chi, altrimenti, non riuscirebbe a sostenere le spese di un corso di studi fuori sede.
La Regione non può pensare, con un tratto di penna, di mettere a rischio questo sistema, per meri calcoli ragionieristici.
La Regione non può pensare, con un tratto di penna, di mettere a rischio questo sistema, per meri calcoli ragionieristici.