Impegno per lo svincolo

Come già tante volte ho ricordato l'impegno del nostro Comune fin 2015 su più fronti per la riqualificazione dello svincolo, ormai obsoleto, e ho ribadito la ferma necessità di un intervento risolutivo con la realizzazione delle rotatorie già previste che possa migliorare nettamente la viabilità della zona e risolvere i problemi di sicurezza per automobilisti e motociclisti.
Da Expo a Mind - Milano Innovation District
Un milione di metri quadri, un ospedale d’eccellenza, un centro di ricerca avanzato sulle malattie degenerative e un campus universitario da 20mila studenti. E poi startup, aziende affermate, sinergie. Milano Innovation District – l’acronimo è MIND – è il dopo Expo che il capoluogo lombardo aspettava. Vediamo cosa accadrà nell’immensa area ai confini con Rho lasciata libera quattro anni fa.
Primo maggio 2015: mentre nelle strade della città infuriava la battaglia urbana dei contestatori, a Rho prendeva le mosse l’evento che avrebbe cambiato Milano.
Salviamo l'Europa per salvare l'Italia

Ma se l'Unione è a rischio, anche l'Italia lo è.
Per questo vogliamo rilanciare il processo di integrazione europea, facendo funzionare meglio l'UE e abolendo il potere di veto dei singoli Paesi per rafforzare il ruolo del Parlamento, l'unico organo che rappresenta direttamente i cittadini.
Vogliamo un'Europa spazio di libertà, diritti e opportunità. Vogliamo un'Europa forte per essere protagonisti nel mondo.
Voltiamo pagina, per amore dell'Italia

Agli italiani serve un’Europa che metta al centro della sua agenda il lavoro, lo sviluppo sostenibile, la lotta alle diseguaglianze, la capacità di parlare con una voce sola di fronte ai conflitti e alle crisi internazionali.
Dopo il fallimento – ormai conclamato – delle ricette liberiste e dell’austerità senza aggettivi ai giovani italiani, ai lavoratori italiani, alle imprese italiane servono politiche europee e strumenti nuovi che proteggano adeguatamente le persone più in difficoltà, che aiutino le aziende a stare nella competizione economica globale investendo in formazione, innovazione e green economy, che creino opportunità per le nuove generazioni.
Il Def parla di crescita quasi zero

«Ormai ci consoliamo con Orbàn. Vedo che siamo diventati molto influenti in Ungheria». La battuta amara di Paolo Gentiloni, ex premier e presidente del Pd, è la premessa di una grande paura. «Ci giochiamo l’Europa. Anche a prescindere dalla volontà di Lega e 5 stelle. Si stanno attivando dei meccanismi che poi è difficile fermare. Forse David Cameron non voleva che il Regno Unito abbandonasse la Ue ma poi è praticamente successo. Il nostro splendido isolamento ungherese è pericoloso». Per Gentiloni parte del problema è scritta nel Documento di economia e finanza: «Il Def parla di crescita quasi zero e aumento della disoccupazione all’11 per cento. Non credo siano gufi di se stessi, quindi sono preoccupato».