Articolo di Repubblica.

Toni Morrison è in pace. Se ne va da un mondo caduto nuovamente nella trappola razzista. Lascia un’America inebetita, stanca, sporca di sangue, se ne va proprio quando la sua voce diventava ossigeno necessario. Era stata educata da una tragedia, proprio così. A due anni i suoi genitori non riuscivano a pagare l’affitto di casa e il proprietario diede fuoco all’appartamento. Ma non fu la tragedia a educarla né a segnarla, tutt’altro. La reazione dei genitori a quelle fiamme: scoppiarono a ridere. Non perdevano nessun bene prezioso, avevano avuto salva la vita, e in più mostravano alla figlia quanta idiozia c’è nella pervicacia dei crudeli, nella crudeltà delle persone. La vita prima di tutto e poi proteggere la propria dignità, questo Toni Morrison ricordava di quelle risate.

L'Incontro Nazionale di Area Dem a Cortona (AR) si svolgerà nei giorni Venerdì 13, sabato 14 e domenica 15 settembre.

L'appuntamento sarà presso il Centro Convegni Sant'Agostino in Via Guelfa 40 a Cortona.

Informzioni sul sito: www.areadem.info

Per ragioni organizzative è utile segnalare la propria partecipazione  a

Il governo giallo-verde è ogni giorno di più paralizzato dalle sue insanabili divisioni.
La fotografia economica e sociale che, anche in questi giorni, ci hanno consegnato i più recenti dati dell’Istat e dello Svimez è davvero preoccupante.
Mentre in termini numerici aumenta l’occupazione - fatta però anche di tanta cassa integrazione, part-time involontario, bassa qualità del lavoro - la crescita è del tutto ferma.
Dunque diminuisce la produttività (già bassa) del nostro sistema e si conferma che il rallentamento della domanda estera - dovuto a fattori internazionali e in primo luogo alla guerra commerciale tra USA e Cina - non è stato minimamente compensato dalla domanda interna.

Ancora in queste ore, dentro e fuori, il Parlamento si sta consumando l’ennesima farsa di questo pessimo Governo. La vergogna di una legge che spacciando odio e propaganda criminalizza chi salva vite umane in mare, votata da parlamentari della Lega e del M5S disposti a tutto pur di tenersi la poltrona; lo spettacolo di un vicepremier che offende le istituzioni che dovrebbe onorare anziché occuparsi di dare risposte alle richieste di maggiori mezzi e risorse delle forze di polizia; il teatrino di due tavoli paralleli di discussione della prossima manovra di bilancio (con un Presidente del Consiglio umiliato ogni giorno) costruiti ad arte solo per confondere le acque sulla situazione drammatica dei dati economici. Comunque vada domani il voto sulla TAV al Senato è evidente che l’Italia è in balia di un Governo arrivato al capolinea, senza più bussola, retto solo da un patto di potere sempre più fragile e dannoso per gli italiani.