No, non è un buon segno

Però sono giorni che ci penso, da dopo il primo dibattito (e nonostante tutto, non è detto che sarà l’ultimo…magari dei faccia a faccia web?) tra Joe e Trump. Sì, Joe, faccio il tifo per lui fin dalle primissime primarie dove sembrava fuori dai giochi, e dopo spiegherò il perchè.
Ma ora questo Donald Trump malato di Covid, dopo i primi “gnè gnè gli sta bene, ma speriamo guarisca presto, poverino” rischia di cambiare tutto. E non so se in meglio o in peggio.
Tutto dipende da una cosa. Dal 25° emendamento. Che per ora non è stato invocato.
Iter innaturale per il Polo Amazon di Casale sul Sile

"Nella risposta del Ministero dell'Ambiente all'interrogazione da me presentata sul progetto del Parco logistico di Casale sul Sile per i previsti oltre cinquecentomila metri di cemento, al confine tra le province di Treviso e Venezia, il sottosegretario Roberto Morassut conferma l'allarme sul consumo di suolo in Veneto, in particolare nella Marca Trevigiana e inoltre, pur ribadendo la non competenza istruttoria a livello locale, sostiene essere bene segnalare come "innaturale" la procedura amministrativa seguita dal comune di Casale sul Sile, sicuramente da approfondire nelle sedi competenti.
Alleanza per le materie prime per un'industria europea più competitiva

Ridurre le dipendenza dai paesi terzi per le materie prime e rafforzare l'autonoma capacità produttiva europea: due MUST della Commissione UE.
Dopo l’Alleanza per le batterie e dopo il lancio dell'Alleanza per l'idrogeno ecco una terza importante iniziativa di politica industriale per il futuro e la competitività del sistema manifatturiero europeo.
La nuova alleanza per le materie prime riunirà diversi portatori d'interesse, dalle imprese alla società civile per rafforzare le catene del valore dei magneti e delle terre rare, che sono di vitale importanza per la maggior parte degli ecosistemi industriali europei, come le energie rinnovabili, la difesa e lo spazio.
Utilizzare il Recovery Fund per modernizzare università e formazione

La gestione dell'emergenza

Si poteva discutere della proroga dello stato di emergenza fino al 31 ottobre, ma secondo me era sbagliato, perché come era ovvio l’estate è stata più tranquilla e sembrava essere rientrato tutto nella normalità ma di fronte alla situazione che c’è oggi - non tanto nel nostro Paese che, ancora una volta, sta gestendo la pandemia meglio di altri in Europa - tutto consiglia di continuare a mantenere lo stato di emergenza. È sufficiente vedere cosa avviene in Francia, in Spagna o in Gran Bretagna per capirlo.