
Più poveri per pagare le cure mediche
Articolo di Antonello Maruotti, docente di statistica Università Lumsa, pubblicato da Avvenire.
La difficoltà economica delle famiglie a far quadrare mensilmente i conti è racchiusa in pochi, ma eloquenti, numeri: 1.348.473 famiglie, il 5,17% del totale, spendono mensilmente oltre il 20% dei propri consumi “non essenziali” per pagare cure mediche per uno o più dei suoi membri (quelle che l’Oms definisce addirittura “spese mediche catastrofiche”), e 378.629 sostengono spese mediche che li portano a finire sotto la soglia di povertà relativa.
La difficoltà economica delle famiglie a far quadrare mensilmente i conti è racchiusa in pochi, ma eloquenti, numeri: 1.348.473 famiglie, il 5,17% del totale, spendono mensilmente oltre il 20% dei propri consumi “non essenziali” per pagare cure mediche per uno o più dei suoi membri (quelle che l’Oms definisce addirittura “spese mediche catastrofiche”), e 378.629 sostengono spese mediche che li portano a finire sotto la soglia di povertà relativa.

Il caro vita pesa sulle famiglie
Articolo di Franco Mirabelli pubblicato da Huffington Post e Quotidiano Sociale.
Gran parte delle famiglie italiane in questi mesi estivi hanno dovuto fare i conti con l’aumento dei prezzi e con la conseguente diminuzione del loro potere d’acquisto. Ma inflazione e caro energia rischiano di continuare a colpire i bilanci famigliari anche nei prossimi mesi, ancor più guardando ai dati che ci raccontano di un Paese la cui economia cresce poco e che rischia la recessione.
Gran parte delle famiglie italiane in questi mesi estivi hanno dovuto fare i conti con l’aumento dei prezzi e con la conseguente diminuzione del loro potere d’acquisto. Ma inflazione e caro energia rischiano di continuare a colpire i bilanci famigliari anche nei prossimi mesi, ancor più guardando ai dati che ci raccontano di un Paese la cui economia cresce poco e che rischia la recessione.

Meloni dia risposte concrete
Intervista di Radio immagina a Chiara Braga (audio).
“L’Italia deve fare i conti con una cultura ancora radicata nel nostro Paese che crede che si possa fare impunemente violenza sul corpo delle donne. Le parole di Giambruno fanno male, fanno fare passi indietro a tutta la società. Non è accettabile insinuare in diretta tv che la colpa di una violenza possa essere causata dall’atteggiamento delle donne. E’ agli uomini che bisogna lanciare messaggi chiari: mai senza consenso”. Così Chiara Braga, capogruppo Pd ospite di Radio Immagina, la web radio dem.
“L’Italia deve fare i conti con una cultura ancora radicata nel nostro Paese che crede che si possa fare impunemente violenza sul corpo delle donne. Le parole di Giambruno fanno male, fanno fare passi indietro a tutta la società. Non è accettabile insinuare in diretta tv che la colpa di una violenza possa essere causata dall’atteggiamento delle donne. E’ agli uomini che bisogna lanciare messaggi chiari: mai senza consenso”. Così Chiara Braga, capogruppo Pd ospite di Radio Immagina, la web radio dem.

Una mozione di proposte concrete
Articolo di Alessandro Capelli.
È online la mozione Senza Confini. Buona lettura e buona partecipazione a tutte e tutti!
In questi anni di imprevedibili eventi globali e crescita delle diseguaglianze, ci siamo impegnati per dare forza, unità e radicamento al Partito Democratico milanese e della città metropolitana.
È online la mozione Senza Confini. Buona lettura e buona partecipazione a tutte e tutti!
In questi anni di imprevedibili eventi globali e crescita delle diseguaglianze, ci siamo impegnati per dare forza, unità e radicamento al Partito Democratico milanese e della città metropolitana.

Pericoloso quello che sta avvenendo sull’autonomia differenziata
Intervento di Don Luigi Ciotti all’incontro delle presidenze diocesane di Azione Cattolica Castelgandolfo
Sono molto grato all’Ac, sono emigrato dal veneto a Torino, la mia famiglia era molto povera. Credo che mi abbia salvato la parrocchia, e credo che mi abbia salvato nell’adolescenza essere in Ac. Credo che mi abbia insegnato molto nell’adolescenza, mi ha dato il desiderio di lasciarmi mangiare dai poveri.
Sono molto grato all’Ac, sono emigrato dal veneto a Torino, la mia famiglia era molto povera. Credo che mi abbia salvato la parrocchia, e credo che mi abbia salvato nell’adolescenza essere in Ac. Credo che mi abbia insegnato molto nell’adolescenza, mi ha dato il desiderio di lasciarmi mangiare dai poveri.